Coronavirus, anche il golf conta i danni e chiede aiuti al governo

Lettera del Presidente Chimenti: "Indifferibile la manutenzione"

APR 3, 2020 -

Roma, 3 apr. (askanews) – Minori introiti da tesseramento per circa 1,8 milioni su base annua; cancellazione di numerosi eventi nazionali e internazionali; open d’Italia ridimensionato in termini di field a causa della riorganizzazione del calendario internazionale. E ancora: impossibilità di manutenzione dei campi con danni rilevanti se circoscritta ad un massimo di due settimane (5 aprile), perdita dell’impianto se prolungata fino al 13 aprile. La Federazione italiana Golf conta i danni della chiusura per pandemia. Danni che il presidente Chimenti mette nero su bianco inviando una lettera al Ministero dello Sport ed al Coni. Con riferimento alla contrazione dei ricavi e dei danni subiti dalle associazioni, Chimenti sottolinea che la chiusura di marzo e aprile, periodi tra i più propizi dell’anno, determinerà perdite rilevanti; che gli iscritti potrebbero richiedere la restituzione di parte della quota versata; che si perderanno ricavi prodotti dai green fee, dalle gare in circolo e altri servizi specifici. A tal riguardo la Federgolf ha richiesto alle istituzioni competenti di far eseguire la manutenzione indifferibile ed essenziale dei campi da golf; nuove e più incisive misure a sostegno dei circoli come credito d’imposta, sospensione del pagamento dei canoni di locazione, contributo economico, esenzione per Imu e Tari, convenzione per mutui agevolati. Provvedimenti simili anche per i tesserati per i quali appare inadeguata la misura di 600 euro per il mese di marzo.