Razzismo, Lukaku, Cagliari: individueremo i responsabili

"E' una battaglia che riguarda tutti, nessuno escluso"

SET 2, 2019 -

Roma, 2 set. (askanews) – “Il Cagliari Calcio prende con forza le distanze dagli sparuti, ma non meno deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena in occasione di Cagliari-Inter. Il Club ribadisce una volta di più l’intenzione di individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori che, con determinazione, il Cagliari Calcio porta avanti in ogni singola iniziativa. Quotidianamente”. E’ la nota diffusa dalla società sarda dopo gli insulti razzisti di alcuni tifosi contro il calciatore dell’Inter Lukaku durante la partita di ieri sera alla Sardegna Arena. “Proprio Cagliari-Inter e’ stata, infatti, l’ennesima occasione dove ammirare il vero tifo, quello positivo e mai contro qualcuno – prosegue il club sardo nella nota – La nostra Curva Futura, primo settore in Italia ad essere costruito per ospitare i bambini, ha visto tanti sostenitori nerazzurri e rossoblu’ vivere insieme una splendida serata all’insegna della passione per il calcio”. “La Societa’ non accetta che si possa minimizzare quanto accaduto, ribadisce gli alti contenuti morali della sua gente, quella che alberga in tutti i settori dello stadio, ma respinge fermamente ogni accusa infamante e sciocchi stereotipi che non possono assolutamente essere indirizzati verso i tifosi del Cagliari e il popolo sardo – aggiunge il Cagliari – Piena solidarieta’ a Romelu Lukaku e ancora piu’ impegno per debellare una delle piaghe che affliggono il mondo del calcio e non solo. Ben sapendo, pero’, che la tecnologia da sola non basta, ma che l’impegno delle societa’ necessita di un supporto reale da parte dei soggetti che operano nel mondo del calcio: dai veri tifosi agli stewards, dai media alle forze dell’ordine fino alla Lega Serie A e la FIGC. Il Cagliari Calcio vi chiede aiuto per vincere una battaglia che riguarda tutti. Nessuno escluso”.