Il mondo del ciclismo ai funerali di Felice Gimondi

L'omelia funebre: "Vittorie e sconfitte sempre da campione"

AGO 20, 2019 -

Roma, 20 ago. (askanews) – Il mondo del ciclismo, di ieri e di oggi, ha reso omaggio a Felice Gimondi i cui funerali sono stati celebrati nella chiesa parrochiale di Paladina, in provincia di Bergamo. Presenti fra gli altri anche molti nomi noti delle due ruote come Francesco Moser e Beppe Saronni, Paolo Salvoldelli e Moreno Argentin, Giambattista Baronchelli. E ancora Beppe Manenti, Gianbattista Baronchelli, Massimo Girotto, Osvaldo Bettoni, Dario Acquaroli, Moreno Argentin, Paolo Savoldelli, Giovanni Bettineschi che hanno portato il feretro a spalla dall’abitazione dino in chiesa. Ma anche Tonina, la mamma di Marco Pantani, gli ex Marino Basso, Davide Boifava, il ct della Nazionale Davide Cassani, Maurizio Fondriest, Marco Milesi, Gianmaria Fagnini, Giancarlo Ferretti ‘Ferron’.

Assente Eddi Merckx, il rivale di sempre che aveva fatto sapere alle figlie di stare troppo male per poter intervenire. In chiesa e sul sagrato tantissimi ciclisti dilettanti che hanno voluto rendere omaggio al campione nato a Sedrina 76 anni fa. La celebrazione è stata officiata da monsignor Mansueto Callioni che ha voluto ringraziare Gimondi per le vittorie e per le sconfitte da campione. “Ci hai insegnato a lottare sempre, a non cedere mai e a non arrendersi mai, perché nella vita non si può sempre vincere”. “Oggi abbiamo bisogno di fare memoria: ciascuno di noi potrebbe ricordare oggi uno, dieci, cento episodi in cui Gimondi è entrato nella nostra vita, per dirgli grazie delle sue vittorie di campione, che infondevano coraggio orgoglio e gioia anche agli italiani che erano all’estero a lavorare come boscaioli in Savoia o minatori in Belgio”.

“Il Regno dei Cieli è simile a una Granfondo in bicicletta, che ha come lunghezza l’infinito e come durata l’eternità – ha proseguto -. Tutti insieme, pedalatori di ogni genere, assieme a Felice si sentono tutti vincitori. Gimondi si rivolge a Dio stesso, che è il grande direttore di questa corsa: ‘Ma i miei cari mica li posso lasciare soli’, chiede a Dio. E Lui risponde: ‘Sta tranquillo, Felice, perché qui non è come sulla Terra, qui lascia fare a me: tutte le tue persone care sono qui presenti, su quella grande ammiraglia, perché qui in Paradiso l’unica legge che esiste è quella della felicità senza alcuna limitazione”.

Adx/Int9