Mariangela Vacatello conclude il ciclo su Skrjabin alla Iuc

Il compositore russo sarà accostato a pagine di Debussy

FEB 2, 2023 -

Roma, 2 feb. (askanews) – Prosegue e si conclude sabato 4 febbraio con un terzo concerto all’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) di Roma, il progetto di Mariangela Vacatello dedicato all’integrale delle Sonate di Aleksandr Skrjabin, in occasione del 150° anniversario della nascita del compositore russo (1872-1915). Vacatello, fra le pianiste italiane più affermate e riconosciute a livello internazionale, concluderà il questo ciclo accostando a Skrjabin pagine di Debussy. La pianista eseguirà la Sonata n. 2 in sol diesis minore op.19 “Sonata Fantasia” di Aleksandr Skrjabin, seguita dall’Étude n. 1 “Pour le cinq doigts d’après Monsieur Czerny” e dall'”L’Isle Joyeuse” di Claude Debussy. Seguiranno di Skrjabin la Sonata n. 5 op. 53 e la Sonata n. 6 op. 62 e di Debussy l’Étude n. 10 “Pour les sonorités opposées” e l’Étude n. 11 “Pour les arpèges composés”. Il concerto sarà concluso dalla Sonata n. 9 op. 68 di Skrjabin “Messa nera”. Il concerto si terrà alle ore 17.30 nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza. “Il mio percorso artistico – ha spiegato Vacatello – mi ha portato ad avere un interesse sempre crescente per tutto ciò che riguarda le sfaccettature timbriche del mio strumento, le diversità di colore. La timbrica è un mistero affascinante, ci permette di comunicare i diversi stati emotivi e lascia all’esecutore la possibilità di volare con l’immaginazione. Ho incontrato la musica di Skrjabin da giovane pianista – molto giovane – e ricordo che ne rimasi sorpresa per la difficoltà, dinamica e anche tecnica! Col tempo ho capito che le sue caratteristiche andavano oltre la tecnica pianistica, anzi, bisogna proprio riuscire a dimenticare la materia per instaurare un rapporto visionario e mistico con la sua profondità e i suoi suoni”. Mariangela Vacatello inizia la sua carriera giovanissima e si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, col 2° premio al concorso “Liszt” di Utrecht. Da quel momento colleziona molti prestigiosi riconoscimenti: Concorso “Busoni” di Bolzano, “Van Cliburn” in Texas, “Top of the World” in Norvegia, “Queen Elisabeth” di Bruxelles, XVII Premio Venezia, The Solti Foundation Award, Premio della critica “Nino Carloni”, Rising Star The Gilmore e molti altri. Da oltre 20 anni è riconosciuta per la curiosità e versatilità degli orizzonti esecutivi, per il virtuosismo e passione che si ritrovano in ogni brano che inserisce nel suo repertorio. Si è esibita in alcune tra le più importanti stagioni concertistiche come il Teatro alla Scala di Milano, IRCAM di Parigi, Musica Insieme Bologna, la Biennale di Venezia, Società dei Concerti di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Petruzzelli di Bari, Parco della Musica di Roma, Teatro Carlo Felice di Genova, Unione Musicale di Torino, Ferrara Musica, Wigmore Hall di Londra, Carnegie Weill Hall di New York, Walt Disney Hall di Los Angeles, Oriental Centre di Shanghaj, solo per citarne alcune.