Al via il RIFF, oltre 85 film tra anteprime europee e mondiali

Alice di Ver Linden apre festival e sezione Black Films Matter

NOV 16, 2022 -

Roma, 16 nov. (askanews) – La XXI edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival, si svolgerà a Roma dal 17 novembre, giorno di presentazione del festival, al 25 novembre 2022 con oltre 85 opere contemporanee in concorso tra anteprime europee e mondiali. Per il secondo anno consecutivo, sarà il Cinema Troisi a ospitare la cerimonia di lancio del RIFF. The Wind Blows the Border di Laura Faerman e Marina Weis, sarà il titolo che apre la sezione dei documentari in concorso. Girato in Brasile arriva in anteprima italiana. Un reportage d’inchiesta, dal respiro internazionale, diretto da una coppia di giovani autrici determinate a gettare uno sguardo lucido e personale su un tema chiave della propria contemporaneità. Il lavoro verte sulla violenta contesa fra gli indigeni Guarani-Kaiowà e i contadini arrivati nella regione amazzonica del Ñande Ru Marangatu, al confine tra Brasile e Paraguay, negli anni Quaranta. E’ il racconto della coraggiosa lotta di una donna indigena in difesa della terra degli avi e di un ecosistema fragile e preziosissimo contro il potere politico ruralista sostenuto del presidente Bolsonaro. In anteprima italiana saranno presentati sei lungometraggi internazionali, quattro lungometraggi italiani, 12 documentari, 50 cortometraggi (30 italiani – 20 internazionali), 7 video animati, 10 cortometraggi per la sezione scuole di cinema internazionali e 9 finalisti per la sezione sceneggiature e soggetti. Nove i film di finzione in concorso. A cominciare da Alice, opera prima di Krystin Ver Linden, che aprirà il festival venerdì 18 novembre al Cinema Troisi alle 21.30 alla presenza della regista. Il film racconta la storia di Alice (Keke Palmer), una schiava in una piantagione isolata in Georgia in fuga per la libertà. Una storia di emancipazione, ispirata a fatti realmente accaduti, che ripercorre il viaggio della protagonista nel periodo successivo al movimento per i diritti civili. Alice rientra nella sezione speciale del RIFF – Black Films Matter, ovvero la prima sezione ufficiale in un festival italiano dedicata alla cinematografia afroamericana, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico a film e registi che stanno rivoluzionando il modo di raccontare i neri e l’America, proponendo un’alternativa alla visione tipicamente WASP del cinema hollywoodiano. Tra i titoli in competizione, in anteprima mondiale Loving Memories del francese Guillaume Bureau, in programma sempre venerdì 18 novembre alle 19.30 all’Institut Français Centre Saint Louis. Il film racconta la storia di una donna che si rifiuta di credere che suo marito sia morto durante la Grande Guerra. Quando vede sul giornale la foto di un vagabondo senza memoria lo riconosce e lo aiuta a ritrovare i ricordi della loro vita insieme. Al termine della proiezione seguirà l’incontro con il regista. In concorso e sempre in anteprima mondiale, Corsa abusiva di Andrea Bifulco, in programma sabato 19 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 20 alla presenza del regista. Il film racconta la storia di un tassista abusivo napoletano che collaborando con uno spacciatore finisce in affari loschi e pericolosi. Contemporaneamente, sabato 19 al Nuovo Cinema Aquila alle 20.15 sarà la volta di The Uncle, opera prima di David Kapac e Andrija Mardešic, una coproduzione tra Croazia e Serbia che ci porta nella Jugoslavia degli anni Ottanta. Saranno presenti i registi. Seguirà, alle 22.15 Eami della regista paraguaiana Paz Encina, che racconta la parabola inquietante del trasferimento di gruppi indigeni nel Gran Chaco sudamericano. Sempre in concorso, due italiani: il docufilm, in anteprima mondiale, Un mondo fantastico di Michele Rovini, in programma domenica 20 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 20,15 alla presenza del regista. Il film è la storia di due uomini diversi che provano a sbarcare il lunario e a realizzare un grande sogno comune legato alla musica. Lunedì 21 novembre al Cinema Troisi alle 11.00 sarà la volta del film fuori concorso On the Silver Globe, il sogno incompiuto di Andrzej Zulawski. Un film unico, visionario e maledetto, che il maestro polacco girò negli anni ’70, ma completò un decennio più tardi dopo infinite battaglie col governo e la censura. Un film-cult, girato sui monti Tatra, nel Caucaso, e nel deserto del Gobi, che racconta un atterraggio d’emergenza su un pianeta deserto dove alcuni astronauti fondano una nuova civiltà sciamanica. Presentato al festival Cannes nel 1988, fu acclamato dalla critica come uno dei migliori film di fantascienza della storia del cinema. Nel 2016 è stato restaurato e digitalizzato. Il film in replica alle 17 al Nuovo Cinema Aquila. Il 22 novembre alle 18.30 sarà la volta del documentario Il Paese delle persone integre di Christian Carmosino Mereu, sulla ricerca della libertà di quattro cittadini burkinabé, girato in Burkina Faso nell’arco di cinque anni, e alle 20.30 sarà presentato Boney Piles dell’ucraino Taras Tomenko, racconto di come è crescere nell’attuale Ucraina orientale, in un paese dilaniato dalla guerra. Tra gli altri momenti salienti del festival il Focus sulla Ucraina in collaborazione con il Molodist festival di Kiev. Con questa finestra il RIFF porta al pubblico italiano alcune produzioni ucraine, nel contesto dell’attuale situazione internazionale, con il supporto di UNHCR (agenzia per i rifugiati). Alle 22 Moruroa Papa di Paul Manate Raoux, sul regista che va a trovare suo padre a Ruturu, una piccola isola sperduta della Polinesia francese dove lui si è isolato. In programma martedì 23 novembre al Nuovo Cinema Aquila gli ultimi due film in concorso. Tra le onde di Marco Amenta, in programma alle 20, è una favola nera tra melò e noir su un ex pescatore che si mette in viaggio per riportare alla moglie il cadavere di un migrante annegato. Protagonisti del film Sveva Alviti e Vincenzo Amato. A presentare il film al pubblico del RIFF Marco Amenta e Sveva Alviti. Il film uscirà al cinema il primo dicembre con Eurofilm. Per i film, alle 22 del 23 novembre, At Night All Cats Are Black dello svizzero Valentin Merz, che incontrerà il pubblico alla proiezione. Menzione speciale al Festival di Locarno 2022, racconta il set e le riprese in campagna di un film “libertino” in costume. Improvvisamente il regista scompare e la polizia inizia ad indagare mentre le riprese continuano. Il film sarà presentato per il Love & Pride Day: il valore della diversità, In collaborazione con The Open Reel e il festival di Locarno. Il RIFF torna così, per il terzo anno consecutivo, dal 2019, a dedicare un’intera giornata alla proiezione di titoli LGBTQ+. Una finestra sulle tematiche di genere e sul diritto di scelta. Tra gli eventi speciali il Focus sulla Polonia, in collaborazione con l’istituto Polacco a Roma e con la scuola di film LODZ e il Polish Film Institute, che vedrà, in anteprima Europea e in concorso per la sezione documentari, Escape to the Silver Globe di Kuba Mikurda. Una dichiarazione d’amore al cinema, che rievoca l’atmosfera nella quale si realizzavano i film nella Polonia degli anni ’70. La proiezione, giovedì 24 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 20 è un documento sul più grande mistero e sul più grande sogno del cinema polacco, ovvero l’ambizione epica di realizzare un film di fantascienza dal respiro internazionale capace di competere con la cinematografia americana. Il regista presente al festival incontrerà il pubblico. Fuori concorso il film di chiusura, in programma venerdì 25 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 21.30, Troppa Famiglia di Pierluigi Di Lallo, con Ricky Memphis, storia di una famiglia allargata in un piccolo paesino abruzzese ai tempi dell’emergenza Covid. Il regista incontrerà poi il pubblico. Undici i documentari in concorso. Si parte giovedì 17 novembre al Cinema Troisi con The Wind Blows the Border, si prosegue sabato 19 novembre al Nuovo Cinema Aquila alle 18.15 con Into the Lights di Moses Fiddian-Green, un documentario sul viaggio del marmo bianco di Carrara dall’interno della montagna al laboratorio. Il regista sarà presente in sala. Domenica 20 novembre, sempre al Nuovo Cinema Aquila, in programma: Blue Dots di Lorenzo Squarcia su un anziano che passa le sue giornate seduto su una panchina del Washington Square Park a New York; Libere di vivere di Antonio Silvestre, sul delicato tema della violenza economica di genere e Come una vera coppia di Christian Angeli, film-documentario realizzato nel corso di una “vacanza per coppie” organizzata da Aipd Nazionale nell’ambito di un progetto sull’educazione affettiva e sessuale che ha coinvolto 180 persone affette da Sindrome di Down. E poi ancora: Il Teatro è adesso di Alessandro Gaeta, sulla condizione del teatro ai tempi del Covid, e D’Annunzio: l’uomo che inventò sé stesso di Francesca Pirani e Stefano Viali, rilettura in chiave pop e contemporanea del poeta vate. Alla presenza dei tre registi. Martedì 22 novembre sarà la volta de Il paese delle persone integre di Christian Carmosino Mereu, e di Moruroa Papa di Paul Manate Raoux. Sempre giovedì 24 novembre, al Nuovo Cinema Aquila alle 20 sarà la volta di Escape to the Silver Globe di Kuba Mikurda. Il documentario che racconta perchè On the Silver Globe sarebbe potuto diventare uno dei film di fantascienza più rivoluzionari mai realizzati. Infine, giovedì 24 novembre alle 22, la riflessione sulla luce Love-Lights dei portoghesi Acacio de Almeida & Maria Carré. La giuria di quest’edizione sarà così composta dagli attori: Domenico Centamore, Filippo Luna e Lorenzo Gioielli, dalla executive producer Ilaria Zazzaro, dalla critica cinematografica ukraina Nadia Zavarova, dal direttore della fotografia Federico Annicchiarico, e Adriana Bruno di Noeltan Film. Il programma sarà arricchito da alcune masterclass, tra cui quella con il direttore della fotografia Federico Annicchiarico, si aggiunge l’incontro, martedì 22 novembre alle 11 con il regista Christian Carmosino Mereu e alcuni workshop tra cui il focus sul pitching, in programma giovedì 24 novembre alle 17, un momento di confronto tra produttori, distributori e giovani talenti, si terranno invece alla Biblioteca di Roma Mameli e alla Biblioteca di Roma Collina della Pace.