Maurizia Cacciatori conduce il videoformat social Racconti dal divano

È testimonial della campagna "Anemia? Non aspettare, agisci"

GIU 8, 2022 -

Spettacolo Roma, 8 giu. (askanews) – Maurizia Cacciatori, campionessa di pallavolo e opinionista sportiva televisiva, nonché speaker motivazionale, debutta alla conduzione di Racconti dal divano, un videoformat social innovativo con uno storytelling intimo e coinvolgente, elemento centrale della campagna di informazione e prevenzione “Anemia? Non aspettare, agisci” promossa da Astellas Italia, di cui Maurizia Cacciatori, la cui carriera sportiva è stata contraddistinta dalla propensione all’azione e all’attacco, è testimonial d’eccezione. “Nella mia carriera ho festeggiato tante vittorie, ma come tutti gli atleti ho conosciuto anche le sconfitte – ha dichiarato Maurizia Cacciatori, concorrente de L’Isola dei Famosi nel 2006 e con un’esperienza attoriale nel 2010 nel film ‘Maschi contro Femmine’ di Fausto Brizzi – lo sport insegna a non essere arrendevole o disfattista, ma a ripartire sempre, a rialzarsi quando si è a terra, ad agire e reagire. Nelle storie delle persone che convivono con l’anemia da malattia renale cronica, ho rivisto questa grande determinazione: sono molto felice di aver partecipato a questa iniziativa, che spero possa essere utile a tante persone per migliorare la propria salute”. I Racconti dal divano sono quelli delle storie di convivenza con la patologia, le testimonianze di chi non si è arreso e ha deciso di agire per affrontare l’anemia da malattia renale cronica. Pazienti e medico nefrologo raccontano le loro esperienze seduti, appunto, su quattro diversi divani. Gli episodi dei “Racconti dal divano”, introdotti e commentati da Maurizia Cacciatori, sono pubblicati online sul sito di campagna https://www.anemiadamalattiarenale.it/ e sulla pagina Facebook di ANED. Un invito, quello della campagna, a non rassegnarsi al senso di stanchezza e debolezza, ad alzarsi dal divano – reale e metaforico – e a passare all’azione, parlandone con il proprio nefrologo, per i pazienti con malattia renale; ma anche un invito rivolto ai pazienti non ancora diagnosticati, affinché non trascurino i sintomi che potrebbero favorire l’identificazione precoce e la diagnosi tempestiva della patologia. Affaticamento, difficoltà a concentrarsi, aumento della frequenza cardiaca: sono i principali sintomi dell’anemia, una delle complicanze più frequenti della malattia renale cronica. Interessa un paziente su 71 e, per i pazienti non ancora diagnosticati, rappresenta un importante campanello di allarme sulla presenza della malattia. Una condizione che ha un forte impatto sulla qualità di vita, ma spesso non riconosciuta o sottovalutata dai pazienti con malattia renale cronica, un’emergenza di sanità pubblica globale, che colpisce una persona su 10 in tutto il mondo, con prevalenza e mortalità quasi raddoppiate negli ultimi 30 anni. Oltre alle conseguenze sulla vita sociale e professionale, nei pazienti con malattia renale cronica l’anemia può favorire la progressione verso esiti avversi cardiovascolari e renale, raddoppiando il rischio di morte. Non sottovalutare l’anemia da malattia renale cronica e rivolgersi al medico ai primi segnali: è questo il messaggio della campagna di informazione “Anemia? Non aspettare, agisci”, promossa da Astellas Italia, e condivide gli obiettivi dell’iniziativa ANED – Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Onlus – per informare e sensibilizzare sui rischi dell’anemia da malattia renale cronica. “L’insufficienza renale cronica è una malattia insidiosissima, perché quasi totalmente asintomatica: tutti dobbiamo occuparci dei nostri reni anche se non si fanno sentire – ha dichiarato Giuseppe Vanacore, Presidente ANED – peraltro, negli stadi più gravi si associano altre patologie, tra le quali l’anemia da malattia renale cronica, che spesso viene diagnosticata in ritardo. Infatti, c’è ancora scarsa informazione sulla correlazione tra queste due patologie, e in particolare sulla possibilità di ricorrere a una gestione multidisciplinare per migliorare le condizioni e ritardare la loro progressione. Lavorando su informazione e consapevolezza è possibile accorgersi in tempo della malattia e intervenire tempestivamente”. L’anemia è una patologia in cui il numero di globuli rossi nel sangue è inferiore al normale. Se i globuli rossi, che contengono emoglobina, una proteina contenente ferro e specializzata nel trasporto di ossigeno, diminuiscono, i tessuti non “respirano” a sufficienza, e questo può provocare debolezza e stanchezza. I pazienti con malattia renale cronica sono particolarmente a rischio anemia perché quando i reni non funzionano bene non producono abbastanza eritropoietina (EPO), un ormone che stimola la produzione di globuli rossi. La diagnosi di anemia avviene normalmente attraverso alcuni esami eseguiti su un campione di sangue: emoglobina, ferritina, saturazione della transferrina (TSAT), analisi dei livelli di vitamina B12 e folato. Questi esami possono essere ripetuti a intervalli regolari per monitorare l’anemia e la risposta al trattamento.