ANICA si trasforma: sei unioni per affrontare le sfide del futuro

Il presidente Rutelli: in nessun altro Paese questa integrazione

DIC 15, 2021 -

Cinema Milano, 15 dic. (askanews) – Sì è conclusa la fase di trasformazione di ANICA, l’Associazione delle Industrie del Cinema e Audiovisivo, fondata 78 anni fa. Con l’ultima assemblea elettiva in programma sono entrati in carica i presidenti di tutte e sei le Unioni ANICA. “ANICA – ha spiegato Rutelli – ha aggiunto tre soggetti importanti, per aumentare la collaborazione e il dialogo in tutta la filiera: editori e creator digitali, esportatori internazionali ed editori media audiovisivi. E’ un fatto estremamente importante perché non c’è nessun altro Paese in cui questa integrazione sia stata tentata e realizzata”. La scelta di trasformare ANICA è figlia delle “enormi trasformazioni globali del cinema e dell’audiovisivo”, ma con dei punti che restano fermi. “Per noi – ha aggiunto Rutelli – è la conferma della centralità dell’esperienza del cinema in sala, ANICA nasce per questo e continuerà a lavorare per questo. Dalla ripartenza del campionato in Italia sono andate 2,7 milioni di persone, al cinema sono andate 15 milioni di persone. La dimensione popolare del cinema con il grande schermo resta insostituibile, anche dal punto di vista economico, commerciale e di sostegno alle realtà creative”. “E’ una nuova avventura che ci porterà a costruire il futuro di un’ANICA che ancora non conosciamo. Che l’Italia sia centrale in un processo che semina nuove intuizioni mi sembra un aspetto molto importante”, ha sottolineato la segretaria generale di ANICA Francesca Medolago Albani.