Il 2 dicembre a Roma prima di “Alba Meloni Stella nelle mie stanze”

Il docufilm di Nadia Pizzuti su una staffetta partigiana

NOV 16, 2021 -

Cinema Roma, 16 nov. (askanews) – Giovedì 2 dicembre al Nuovo Cinema Aquila a Roma (alle 20.30) si terrà la prima del documentario “Alba Meloni Stella nelle mie stanze”. Nel film la regista Nadia Pizzuti cerca nella sua casa le tracce della vecchia proprietaria: si tratta di Alba Meloni, staffetta partigiana, che partecipò giovanissima alla Resistenza. Ricompone i pezzi di una donna combattente che non c’è più: nome di battaglia “Stella”. Lo fa respirando l’aria della sua abitazione, osservando i suoi oggetti, ripercorrendo i luoghi della sua vita, Roma e poi Testaccio, in particolare, incontrando i suoi compagni e amici. La regista invia una lettera ad Alba che non c’è più, un monologo che presto si trasforma in un dialogo a distanza tra donne, in cui la Resistenza diventa la vera protagonista. Alba, a lungo cercata, emerge nell’audio di un’intervista rilasciata qualche anno prima che morisse. I camion dei nazisti e i chiodi a tre punte, Via Tasso e il bombardamento di San Lorenzo, l’orrore dell’occupazione e della guerra. Mentre l’uso lento e poetico delle immagini, che spaziano dall’interno della casa alla città di Roma, viene ritmato dal materiale storico d’archivio. Infine il racconto si fa corale: sono partigiane come Luciana Romoli e Gianna Radiconcini che raccontano la Resistenza delle donne e tracciano il profilo della staffetta, il ruolo delicato, ad esempio, dell’assalto ai forni che vide Alba protagonista. Nel dopoguerra diviene funzionaria nel Pci, lavorando nella redazione di Pattuglia, de L’Unità, Rinascita, Editori Riuniti, Noi donne e nell’Udi fino agli ultimi anni nel sindacato. Un ruolo “di retrovia” che non l’ha mai portata a rinnegare la centralità del suo impegno. Sono le compagne e i compagni del Rione, come ad esempio il senatore Emanuele Macaluso, tra gli altri, che ne descrivono l’umanità, la quotidianità e ne sanciscono, irrimediabilmente, la mancanza. Alba non c’è più ma rimane come “spirito dei luoghi”. Nadia Pizzuti ha lavorato come giornalista all’Ansa, per cui è stata corrispondente da Teheran. È autrice o coautrice di alcuni cortometraggi, tra cui “Carte false e Vicine di casa”, dedicato alle donne della ex Jugoslavia. Nel 2011 ha organizzato una rassegna sulle pioniere del cinema alla Casa delle donne di Roma, poi portata in altre sedi e all’estero. L’anno successivo ha girato il documentario “Amica nostra Angela”, dedicato alla filosofa femminista napoletana Angela Putino. Il film è stato proiettato in diversi spazi culturali e università e in alcuni festival di cinema, tra cui Some Prefer Cake a Bologna. Nel 2015 ha realizzato il documentario “Lina Mangiacapre Artista del femminismo”, su un’altra storica protagonista della scena politica e culturale napoletana. Dopo la presentazione del documentario, con la regista dialogheranno Sandro Portelli, docente e presidente Circolo Gianni Bosio, Irene Ranaldi, sociologa urbana e presidente Ottavo Colle, Luciana Romoli, partigiana. Interverrà Fabrizio De Sanctis, presidente Anpi provinciale Roma. L’incontro sarà coordinato da Marina Pierlorenzi (vicepresidente Anpi provinciale Roma).