Wes Anderson: ispirato da De Sica vorrei girare ancora in Italia

Il regista a Milano per presentare "The French Dispatch"

NOV 8, 2021 -

Cinea Milano, 8 nov. (askanews) – Un film francese ispirato dal cinema italiano e dai giornalisti del New Yorker. Il regista Wes Anderson, in Italia per presentare il suo ultimo lavoro “The French Dispatch”, ha spiegato come è nata l’idea di questa opera corale e antologica, in cui prendono vita i personaggi degli articoli dell’ultimo numero di una rivista americana pubblicata in una immaginaria città in Francia. “Questo è un film francese ma la mia vera prima ispirazione è stato un film italiano ‘L’oro di Napoli’ di Vittorio De Sica. Quando l’ho visto ho pensato che avrei voluto fare un film che raccogliesse una serie di storie brevi, una tradizione molto italiana: la ritroviamo anche in Fellini, Visconti, Pasolini ci sono parecchi film così; lo fanno anche in altri Paesi, ma è una tecnica più legata al cinema italiano”. Il regista di “Grand Budapest Hotel” che ha svelato di aver già finito di girare il suo prossimo film, ha lavorato in passato in Italia e non esclude di tornare, alla ricerca di qualcuna delle sue particolari ambientazioni, firma, insieme con simmetrie e scelte registiche originali, dei suoi film. “Vorrei girare ancora in Italia, qui ho fatto ‘Le avventure acquatiche di Steve Zissou’ e un cortometraggio, sempre a Cinecittà, mi è piaciuto molto lavorare qui – ha spiegato – di solito ogni volta che comincio un film provo a pensare a come poterlo fare a Roma, a come poter tornare a lavorare a Cinecittà, sono sicuro che presto ad un certo punto troverò qualcosa di adatto”. In “The French Dispatch” il giornalismo e i reporter sono protagonisti. “Una delle ispirazioni del film è stato il New Yorker (ndr periodico pubblicato negli Usa dal 1925) che ho sempre amato e leggevo quando ero ragazzino. Più mi appassionavo al giornale più mi interessava chi c’era dietro, le persone che lo realizzavano e come, che tipo di personaggi lavoravano e animavano la redazione. In particolare la cosa che mi ha attirato sono stati i racconti brevi di fantasia un tempo preponderanti nella rivista”. Il regista, maestro nell’accostamento di colori intensi e brillanti, per questo film ha scelto di usare anche il bianco e nero. Una decisione dettata “dalle mie preferenze – ha spiegato – da quello che credo possa funzionare o meno in una scena del film. È un po’ come quando un artista decide con che pennello applicare il colore”. Nel cast del film, al cinema dall’11 novembre e di cui Anderson ha curato anche la sceneggiatura, Léa Seydoux, Frances McDormand, Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Lyna Khoudri, Jeffrey Wright, Mathieu Amalric, Stephen Park, Bill Murray e Owen Wilson.