Dante 700, Capossela in tour dal 10 luglio con “Bestiale Comedìa”

Da Trani a Bruxelles, passando per Verona, Firenze e altre città

MAG 31, 2021 -

Dante 700 Roma, 31 mag. (askanews) – Dopo Bestiario d’amore, il 10 luglio 2021 parte la seconda parte del tour estivo di Vinicio Capossela con “Bestiale Comedìa”, un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. “Bestiale Comedìa”, il cui calendario è in aggiornamento con nuove date, debutterà il 10 luglio da Trani e attraverserà l’Italia facendo tappa a Verona (22 luglio), Gavi (23 luglio), Castelnuovo Magra (24 luglio), Firenze (26 luglio), Castiglione del Lago (27 luglio), San Tammaro (28 luglio), Pescara (30 luglio), Tagliacozzo (31 luglio), Melpignano (3 agosto), Piazza Armerina (8 agosto), Ragusa (10 agosto). Per il concerto è inoltre prevista una data internazionale il 20 settembre a Bruxelles nell’ambito de Les Nuits Botanique 2021. Gli anniversari offrono l’occasione di misurare il tempo che passa e i mutamenti che porta, ma offrono anche l’opportunità di valutare il tempo che non è passato e ciò che è restato immutato, in modo da poterlo riscattare. Quest’anno che ricorre il settecentesimo della morte di Dante Alighieri, è dunque parso naturale che Vinicio Capossela, artista che da tempo orienta la sua ricerca alla riattualizzazione di figure e motivi antichi fuori delle ingiunzioni dell’attualità, abbia pensato un progetto che dal confronto con la Divina commedia tragga punti d’orientamento per una navigazione dantesca nel proprio repertorio. Se quello di Dante è infatti un viaggio tra i morti per salvare i vivi, la Bestiale Comedìa, vuol essere un itinerario nell’immaginazione musicale e letteraria per redimere il reale dallo smarrimento in cui sembra gettato. La ricerca musicale, artistica e letteraria che Vinicio Capossela porta avanti da tempo è ricca di riferimenti danteschi. Sebbene le citazioni esplicite ad alcuni passi della Divina Commedia siano presenti in particolare in alcuni brani dell’album “Marinai, profeti e balene” del 2011, in tutta la discografia di Capossela riecheggia l’universo metafisico dantesco attraverso una ricerca della ritualità, del primordiale, delle radici mitiche della propria cultura, tutta volta a decifrare e restituire la complessità dell’animo umano. Il concerto per celebrare l’anniversario della morte di Dante Alighieri attingerà dunque da questa vasta discografia: un vero e proprio viaggio nell’aldilà tra santi, creature mitiche, bestie, eroi e, soprattutto, peccatori. I compagni di questa impresa saranno due musicisti di grande talento, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo (che sarà sostituito nelle date di Pescara, Tagliacozzo e Melpignano da Giovannangelo De Gennaro), che come Virgilio e Beatrice affiancheranno il cantautore e gli daranno coraggio nel confrontarsi con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale. “Vedi la bestia per cu’i mi volsi: aiutami da lei, famoso saggio, ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi” “Affacciarsi a Dante è affacciarsi al pozzo della natura umana. A partire dalla forma a imbuto della cosmogonia della Comedìa, l’attrazione è sempre stata presente”, scrive Capossela nelle sue note artistiche. “Ho iniziato ad appassionarmi a Dante per mito interposto. L’eroe della mia giovinezza è stato il dannato, il bohémien, il distillatore di bellezza Amedeo Modigliani. Modigliani sgranava come un rosario ebbro i versi di Dante a memoria, mentre dipingeva i suoi volti dagli occhi vuoti. E così provai a mandarli a memoria anche io scoprendo la più sublime forma di preghiera umanistica. Una esperienza di spiritualità, che nella ripetizione conduce a una specie di trance. L’attrazione per l’umano, per i suoi miti, per il sublime, per l’inferno, per il peccato e per la virtù, per tutto ciò che desta maraviglia è quello che da quindici anni conduce il mio cammino in musica e parole. Non c’è cosa che Dante non comprenda già”, aggiunge. “Santi, eroi e viziosi, una certa attrazione per il misticismo, una visione del mondo non specialistica, ma enciclopedica, il cui soggetto è la natura tutta a partire dalla natura umana sono tra le cose dantesche che più mi attraggono. Galeotti per me sono stati molti libri, ma Dante soltanto li comprende tutti”, conclude Vinicio.