Torino Film Festival, tra Frida, Di Gregorio e Barbara Steele

Guest Director Carlo Verdone, dal 22 novembre la 37esima edizione

NOV 14, 2019 -

Roma, 14 nov. (askanews) – Al via il 22 novembre il 37esimo Torino Film Festival: un ricco programma con 149 lungometraggi, di cui 44 opere prime e seconde, 45 anteprime mondiali, 28 anteprime internazionali e 64 italiane, tra gi oltre 4000 film visionati. Ospite d’eccezione Barbara Steele, attrice di tanti horror che riceverà il Gran Premio Torino 2019 e volto, anche, dell’immagine ufficiale di questa edizione. All’horror classico dal 1920 al 1970 è dedicata inoltre la retrospettiva curata dal direttore del Tff Emanuela Martini. Apre “Jojo Rappit” di Taika Waititi con Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Scarlett Johansson, Sam Rockwell, satira sferzante del nazismo e dei suoi miti e chiude il 30 novembre “Knives Out” di Rian Johnson con Daniel Craig, Chris Evans, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, omaggio ad Agatha Christie e ai suoi romanzi.

In Torino 37, la più importante sezione competitiva del festival saranno presentati 15 film, inediti in Italia. E’ qui che c’è il cinema “giovane”, i talenti innovativi che esprimono le migliori tendenze del cinema indipendente. Ma tra i titoli più attesi a Torino ci sono quelli della sezione Festa Mobile, tra commedia e thriller con grandissimi attori. Oltre ai film di apertura e chiusura, “Queen & Slim” di Melina Matsoukas, acclamata regista di video musicali, Ben Kingsley e Monica Bellucci nello spionistico “Spider in the Web” di Eran Riklis, Ian McKellen truffatore e abile seduttore di anziane che irretisce la ricca vedova Helen Mirren affatto sprovveduta nel thriller “L’inganno perfetto” di Bill Condon, i nuovi film di Alejandro Amenábar e Abel Ferrara. Inoltre, due icone: Frida Kahlo, non solo pittrice, ma anche simbolo popolarissimo di una tormentata coscienza femminile che si risveglia, narrata da Asia Argento in “Frida viva la vida” di Giovanni Troilo e Ned Kelly, il fuorilegge che alla fine dell’800 con la sua banda razziava l’Australia e combatteva gli inglesi, divenuto una sorta di Jesse James locale, descritto con tocchi crudeli e allucinati dall’infanzia alle ultime imprese in “True History of The Kelly Gang” di Justin Kurzel.

Per l’Italia, tra gli altri, “Magari” di Ginevra Elkann con Riccardo Scamarcio e Alba Rorwacher, l’atteso “Lontano lontano” di Gianni Di Gregorio con Ennio Fantastichini nella sua ultima apparizione, “Simple Women” di Chiara Malta, dove la regista Jasmine Trinca si ispira a Simple Men di Hal Hartley, “L’Ultimo piano” di Daniele Vicari, “Nour” di Maurizio Zaccaro su Lampedusa e “Vaccini. 9 Lezioni di Scienza” di Elisabetta Sgarbi. Sarà presentata anche la versione restaurata de “Il ladro di bambini” di Gianni Amelio. Guest Director 2019 Carlo Verdone che presenterà inoltre al pubblico “Cinque grandi emozioni”, sezione che ha curato con “cinque film estremamente diversi fra loro, che resteranno per sempre nella mia memoria di spettatore” ha detto: “Ordet” di Carl Theodor Dreyer, “Buon compleanno Mr. Grape” di Lasse Hallström, “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi, “Oltre il giardino” di Hal Ashby e “Viale del tramonto” di Billy Wilder.