Camini green made in Italy: boom di richieste dall’Italia

Fino a India e Medio Oriente

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Roma, 22 set. – Il mercato dei camini senza canna fumaria, di cui fanno parte le soluzioni a bioetanolo ed elettriche, sta crescendo in modo esponenziale, anche all’estero. Il design italiano, l’aspetto emozionale del focolare, la crescente attenzione per la sensibilità ambientale, l’edilizia di nuova generazione e gli stili di vita frenetici odierni che rendono sempre più superfluo l’uso del camino tradizionale, sono le ragioni del successo e della grande richiesta di questo genere di prodotti. A tutto ciò si aggiunge la possibilità di impiegare questi caminetti, non solo a scopo decorativo, ma anche per donare tepore agli ambienti domestici, andando a ritardare l’accensione del riscaldamento tradizionale che, con la crisi del gas russo, preoccupa l’intero paese e non solo. MaisonFire è il brand che per primo, nel 2009, ha scommesso sui focolari senza canna fumaria,  diventando nel tempo leader del settore. “Puntammo su quella che allora in Italia era una vera e propria nicchia di mercato, a dir poco marginale, ma che nei Paesi del Nord Europa rappresentava il 70% del mercato – racconta il fondatore Alessandro Gatti. La mission è rendere la bellezza del focolare accessibile in qualsiasi abitazione, anche di città, svincolandola dalle esigenze del camino tradizionale, come carica della legna, manutenzione, pulizia e permessi.  Il tutto prestando grande attenzione al design e alla sicurezza d’impiego”. I caminetti ecologici inoltre ben si sposano con le caratteristiche degli immobili moderni, nei quali le metrature ridotte e l’efficienza energetica rendono superflua la presenza di un classico camino a legna. Oltre a rendere più accoglienti gli ambienti, rappresentano anche una soluzione smart per donare tepore e ritardare così l’accensione del riscaldamento tradizionale, cosa non banale oggi. “Oggi la domanda di caminetti senza canna fumaria è tale da assorbire completamente la produzione, nonostante sia cresciuta costantemente a doppia cifra negli ultimi anni. Abbiamo una richiesta tale che i circa 4 mila camini che produciamo e vendiamo in un anno soddisfano solo una piccola parte delle richieste” spiega Gatti. Il camino, contrariamente a quanto si possa pensare, può essere ecologico e a zero emissioni nocive: i caminetti senza canna fumaria, grazie all’impiego di combustibili alternativi, sono in grado di rendere accogliente ogni ambiente, donandogli all’occorrenza anche tepore e donare tepore alle stanze senza inquinare, creando atmosfera e rendendo gli spazi più accoglienti. Questo genere di soluzioni senza canna fumaria è disponibile in tre versioni: i biocamini che impiegano il bioetanolo, alcool di origine vegetale che durante la combustione genera soltanto calore, anidride carbonica e vapore acqueo, come il nostro respiro. Gli elettrici led, invece, utilizzano la corrente elettrica per ricreare la fiamma e riscaldare. Esiste poi una terza soluzione, dalla resa estetica fedele al camino classico: i caminetti elettrici ad acqua, in grado di riprodurre sia l’effetto fumo che fuoco, grazie a una particolare tecnologia a ultrasuoni brevettata. Ciò che accomuna tutte e tre le soluzioni è il fatto di essere ecologiche e molto versatili, oltre a non richiedere permessi, manutenzione o personale specializzato per installarli. La storia di famiglia, dai rivestimenti per interni al focolare green. Il brand maisonFire nasce nel 2009 e affianca Fapir, l’azienda di famiglia fondata nel 1962 da Luigi Gatti, specializzata nella produzione di rivestimenti per interni. “Mio padre partì da questo business, che però venne progressivamente dismesso nel corso degli anni ’70-‘80, quando il distretto della ceramica di Sassuolo finì per concentrare buona parte della produzione di piastrelle in quell’area”. Per questa ragione negli anni ‘90, con l’ingresso in azienda dei figli, Riccardo e Alessandro, l’azienda iniziò a differenziare la produzione dedicandosi ai caminetti e in particolare alle versioni elettriche, a bioetanolo e a gas. Boom di richieste dall’Italia, fino a Medio Oriente e India. L’idea si rivelò ben presto vincente “I nostri camini furono uno spacca-mercato – spiega Alessandro Gatti – di fatto creammo questa nicchia, nella quale anno dopo anno siamo cresciuti sia in termini di volumi, sia in termini di valore e forza del brand, al punto che oggi maisonFire è sinonimo di camino senza canna fumaria. Siamo presenti con distributori in una quindicina di Paesi nel mondo e vendiamo in Medio Oriente, in India, in Africa e in tutta Europa”. “In particolare l’area MENA per il nostro business è attraente, esprime grande voglia di innovazione ed elevati standard di crescita. Lo stile architettonico Italiano ha inoltre qui un forte appeal e i nostri caminetti elettrici ad acqua ed elettrici si sono dimostrati la risposta immediata alla domanda di queste nazioni in cui il clima non suggerisce l’esigenza di realizzare un camino da riscaldamento, pertanto viene pienamente compresa la chiave di lettura della nostra idea di caminetto, ovvero, un complemento prettamente estetico, con lo scopo principale di creare suggestione, arredando elegantemente gli ambienti fulcro della vita in famiglia, attraverso un elemento emozionale” spiega Gatti.