AB InBev celebra la Smart Drinking Week

Settimana dedicata al consumo consapevole di alcol

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Roma, 4 ago. – Bere responsabilmente, con gusto. È questo uno dei focus principali di AB InBev – il più grande produttore mondiale di birra – che in questi giorni viene celebrato attraverso la nuova edizione della Smart Drinking Week: una settimana dedicata al consumo consapevole di alcol, che  coinvolge tanto le persone che lavorano in azienda quanto clienti e consumatori. Un appuntamento che si svolge in tutti i Paesi nei quali AB InBev opera a livello globale, inclusa l’Italia, seppure ci si riferisca ad uno stile di vita che l’azienda abbraccia nel corso dell’intero anno. Nel nostro Paese, per l’occasione, si è scelto di puntare su un’attività ad effetto, che simuli i rischi che l’assunzione di alcol provoca alla guida di un veicolo. AB InBev, infatti, ha voluto mettere a disposizione dei propri dipendenti, clienti e consumatori un paio di smart glasses particolari, capaci di riprodurre la guida in stato di ebbrezza. Al termine, è apparso ancora più evidente come il bere e il guidare siano attività dicotomiche, da mantenere separate, pianificando per tempo il rientro sicuro a casa. La simulazione avviene in due momenti distinti: all’interno dell’azienda per i dipendenti; nei locali clienti di AB InBev come il The Friends (Milano), il White Rabbit (Roma) e il Bayern House (Napoli) per i consumatori. “Nei Paesi in cui operiamo, stiamo ridisegnando il bere come una forma d’arte da conoscere, padroneggiare, celebrare e condividere. “The Art of Drinking”: l’Arte del Bere, in tutti i suoi aspetti, compreso quello responsabile. Esaltandone la qualità anziché la quantità, favorendo pertanto il gusto per il bere responsabile”, ha dichiarato Arnaud Hanset, Country Director di AB InBev. “Come più grandi produttori mondiali di birra, abbiamo l’onere e l’onore di assumere un ruolo di leadership anche nel miglioramento della sicurezza stradale, consapevoli che la guida in stato di ebbrezza sia uno dei principali fattori di rischio da affrontare. Per questo motivo, abbiamo appena rinnovato la nostra partnership con l’Istituto delle Nazioni Unite per la Formazione e la Ricerca (UNITAR) per altri due anni, con l’intento di sensibilizzare e sfruttare la tecnologia in possesso per contribuire a migliorare la sicurezza stradale in oltre 120 Paesi”.