AIL stringe alleanza con l’istituto italiano di cultura a Cracovia

Per inviare farmaci e dispositivi medicali e sanitari in Ucraina

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Roma, 13 mag. In queste ore il grande cuore di AIL, l’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, e dei suoi 15.000 volontari batte forte per il coraggioso popolo ucraino e per i suoi cittadini più fragili e bisognosi di cure mediche e assistenza come i malati ematologici, sia quelli rimasti nelle terre ucraine dilaniate dalla guerra sia i pazienti che hanno potuto raggiungere in queste settimane l’Italia. Una delegazione di AIL, guidata da Pino Toro, Presidente Nazionale dell’Associazione, e Giuseppe Gioffrè, Presidente della Sezione AIL Udine-Gorizia, insieme ai volontari friulani Angelo Turi, Germano Simonitto e Daniela Petris, è partita dal nostro Paese ed è giunta in Polonia l’11 maggio con un ingente carico di medicine e dispositivi medicali e sanitari anche di primo soccorso da consegnare ai reparti di ematologia ucraini, dove è stata ricevuta ieri pomeriggio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia dal Direttore, Dottor Ugo Rufino. à seguita una breve ma intensa cerimonia per la consegna dei beni che sono stati raccolti grazie alla generosità delle sezioni AIL e attraverso la preziosa collaborazione della Dott.ssa Irina Kryachok dell’Associazione degli Onco-ematologi ucraini. Alla cerimonia hanno presenziato, collegati da remoto, l’Ambasciatore d’Italia a Varsavia, Sua Eccellenza Aldo Amati e la Dott.ssa Daria Martynengo, Responsabile scambi umanitari con le Associazioni e relazioni con le autorità ucraine; mentre l’Ambasciatore italiano in Ucraina, Sua Eccellenza Pier Francesco Zazo, che non ha potuto partecipare alla cerimonia, ha inviato un sentito messaggio di ringraziamento: “Le Autorità ed il popolo ucraino apprezzano sinceramente la grande onda di solidarietà che dall’Italia, sin da subito, ha raggiunto e continua a raggiungere questo Paese, sia in termini di accoglienza di chi fugge dalla guerra, sia dell’invio di aiuti umanitari. Vorrei pertanto ringraziare l’AIL per lo sforzo profuso a favore dei più piccoli, certo che questo gesto rafforzerà ulteriormente i già eccellenti legami tra le nostre società civili”. In queste ore il carico di farmaci e dispositivi medicali sta transitando attraverso speciali canali umanitari attivati anche dall’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia verso i territori ucraini per raggiungere i reparti di oncoematologia. “Siamo profondamente addolorati per quanto sta accadendo in Ucraina, per i lutti e la devastazione che stanno colpendo il suo popolo – ha dichiarato Pino Toro, Presidente Nazionale AIL, – Ci emoziona la fierezza di questo popolo che anche nella perdita e nella malattia mantiene la sua dignità e l’amore per il suo Paese. I volontari AIL, a cui va il mio ringraziamento più profondo, hanno triplicato gli sforzi per aiutare i pazienti ucraini affetti da tumori del sangue e i loro cari, sia quelli rimasti nelle terre del conflitto sia le centinaia di pazienti, adulti e bambini, che sono riusciti a raggiungere l’Italia in queste settimane. AIL ha già provveduto e contribuirà ad assicurare loro, attraverso i servizi dell’Associazione, tutto il possibile supporto sanitario e sociale grazie ai reparti Ematologici di diversi ospedali, l’accoglienza nelle case alloggio AIL e l’aiuto economico per garantire il soggiorno e i beni di prima necessità. Voglio ringraziare in particolare i Centri di ematologia italiani che stanno accogliendo i malati, gli ematologi e il personale sanitario, tutti i nostri sostenitori e l’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia che si è attivato per far arrivare in Ucraina farmaci e strumenti essenziali per la vita e la salute dei pazienti”. Una distanza di 900 chilometri quella che separa Udine, da dove sono partiti i rappresentanti di AIL, e Cracovia; un viaggio durato diverse ore segnato dall’ansia di arrivare e dalla speranza di fare del bene a quanti, adulti e bambini ucraini affetti da tumori del sangue, sono costretti a vivere sotto la costante minaccia di bombardamenti e in rifugi attrezzati con reparti di fortuna dove scarseggiano farmaci, bende, persino sedie e letti, acqua e beni di prima necessità. Questo è il terzo viaggio umanitario di AIL che giunge in Polonia: il primo è partito da Udine il 12 e 13 marzo con invio di capi di abbigliamento, farmaci e alimenti a lunga conservazione; nel viaggio di ritorno sono stati accompagnati a Udine, Roma e Rimini 14 profughi ucraini. Il secondo viaggio è avvenuto il 26 e 27 marzo sempre con le stesse attività e modalità. “La sezione AIL Udine-Gorizia è molto fiera del lavoro portato avanti dai volontari dell’Associazione e da quanti tra i cittadini hanno risposto al nostro appello. Continueremo a impegnarci per aiutare i pazienti ematologici ucraini che non possono lasciare la loro terra e proseguiremo la nostra azione con altri viaggi nel mese di giugno – commenta Giuseppe Gioffrè, Presidente AIL Udine-Gorizia – L’emozione più forte è stata vedere gli occhi e i volti di donne e bambini, che nel corso del primo viaggio abbiamo portato da Cracovia in Italia. Allo smarrimento e all’angoscia è subentrata una fiduciosa speranza per la fuga dagli orrori della guerra e un nuovo inizio nel nostro Paese. L’allegria dei bambini ci ha contagiati. Abbiamo vissuto le stesse emozioni in questo terzo viaggio. Non posso che ringraziare sentitamente l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia per l’accoglienza che ci è stata rivolta e per la fattiva collaborazione con cui si sono prodigati per far giungere i materiali sanitari in Ucraina”. L’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia si sta prodigando dall’inizio della guerra in attività di assistenza e sostegno a tutte le organizzazioni italiane che come AIL vogliono inviare aiuti umanitari destinati al popolo ucraino. In particolare, l’Istituto sta sostenendo attività di raccolta fondi attraverso diverse iniziative musicali e promuove con l’attivazione di speciali corsie umanitarie l’arrivo a destinazione degli aiuti provenienti dal nostro Paese nei territori martoriati dal conflitto. Inoltre, dal momento che Cracovia è a soli 300 chilometri da Leopoli, l’Istituto si sta prodigando anche per l’assistenza ai giornalisti italiani che svolgono il loro lavoro di informazione dal fronte. “In giornate tanto tristi e delicate per tutta l’Europa, questo incontro è un momento molto importante e assume un particolare significato per noi tutti – afferma Ugo Rufino, Direttore Istituto Italiano di Cultura a Cracovia – Come prima cosa, sono felice di poter ospitare la delegazione di AIL e desidero ringraziare i suoi rappresentanti per il grande lavoro che stanno portando avanti per il popolo ucraino. Ringrazio anche gli Ambasciatori italiani in Ucraina e Polonia, Sua Eccellenza Pier Francesco Zazo e Sua Eccellenza Aldo Amati. Il nostro Istituto sta proseguendo la sua programmazione di eventi con un profilo umanitario. Tra gli eventi più rilevanti a sostegno dell’Ucraina, il 28 aprile scorso l’Istituto di Cultura insieme all’Ambasciata d’Italia in Polonia, Confindustria Italia in Polonia e il Consolato onorario di Wroclaw, ha organizzato un concerto a scopo umanitario per una raccolta fondi destinata ai bambini ucraini presso l’Università di Wroclav e il coro delle voci bianche accompagnato al violino dal maestro Vadim Brodski, evento che ha avuto una risonanza nazionale in tutta la Polonia. Continueremo a dare assistenza e aiuto al popolo ucraino attraverso i contatti tra le autorità polacche e ucraine”. La generosità di AIL prosegue nel solco della sua tradizione fondata sulla solidarietà. Tutte le 82 sezioni provinciali diffuse sul territorio nazionale si sono attivate al servizio dei cittadini ucraini colpiti da gravi malattie del sangue e bisognosi di terapie mediche e di assistenza e delle loro famiglie. In questo momento così difficile per l’Ucraina e per tutto il mondo, AIL sta facendo la sua parte operosamente, portando avanti la sua missione incentrata sull’accoglienza e sull’assistenza psico-sociale ai più deboli. L’Associazione si è mobilitata, anche grazie all’aiuto di tanti sostenitori, per supportare in modo tangibile i pazienti in Ucraina e ha già provveduto ad assistere un centinaio di pazienti ematologici arrivati in molte città italiane in fuga dalla guerra e ricoverati nei Centri ematologici del nostro Paese o ospitati presso le Case alloggio AIL di diverse città. Si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà tra tutte le sezioni AIL, da Nord a Sud del Paese, per far fronte all’emergenza in atto grazie all’opera insostituibile e preziosa dei volontari che in pochi giorni hanno ospitato oltre cento profughi, ribadendo l’impegno dell’Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma di essere al fianco dei più vulnerabili con i suoi servizi, assicurando la continuità delle cure e la sicurezza dei malati. Moltissime le sezioni AIL attive con progetti e iniziative finalizzate a non lasciare soli e sostenere i pazienti ematologici ucraini, e si rafforza di ora in ora la loro collaborazione con i Centri ematologici, i reparti pediatrici, la Protezione civile, le Prefetture, le associazioni di Oncoematologia internazionali, la Caritas, le Parrocchie e le Diocesi, i Comuni, le Fondazioni, la Guardia di Finanza, l’Aeronautica Militare, le aziende farmaceutiche, e molti altri soggetti in prima linea nel supporto al popolo ucraino.