Il Parco Nazionale della Majella diventa Patrimonio dell’Umanità

E rafforza candidatura italiana a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua

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Roma 28 apr. – Martini (Pres.  Italy Water Forum 2024) : “Il riconoscimento del Parco Nazionale della Majella come Geoparco Unesco è l’ulteriore testimonianza del Patrimonio Geologico unico esistente nel nostro Paese – ha affermato poco fa il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024 – e rafforza la candidatura italiana a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua in programma nel 2024. L’Italia è nella short list delle Nazioni finaliste”.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra l’Italia rilancia forte sulla Candidatura a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.

Violo (Pres. Consiglio Nazionale Geologi) : “L’impatto dei disastri naturali è devastante ed è soltanto una delle tante sfide che dobbiamo affrontare. A tal proposito, dobbiamo salvaguardare le risorse che abbiamo a disposizione – ha continuato Violo –  a partire dall’acqua, bene prezioso ma esauribile, il cui utilizzo deve essere responsabile e non può essere scellerato”.

Vincenzi (Pres. Naz. ANBI) : “Innovazioni irrigue e nuove tecniche colturali hanno portato a far scendere le necessità idriche dell’agricoltura italiana sotto la soglia del 50% del fabbisogno del sistema Paese, mentre a livello planetario tale percentuale è del 69%”.

“Il tema scelto quest’anno ‘Ripristina la nostra Terra’ ci deve far riflettere su come sia possibile riportare il nostro pianeta ad una condizione precedente, prima dell’aumento dell’emissioni di gas serra, prima dei corsi d’acqua inquinati, degli eventi meteorici estremi, dello smisurato consumo di suolo”. Lo ha affermato Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, in occasione della Giornata mondiale della Terra. “L’impatto dei disastri naturali è devastante ed è soltanto una delle tante sfide che dobbiamo affrontare. A tal proposito, dobbiamo salvaguardare le risorse che abbiamo a disposizione – ha continuato Violo –  a partire dall’acqua, bene prezioso ma esauribile, il cui utilizzo deve essere responsabile e non può essere scellerato”. E il Consiglio Nazionale dei Geologi sostiene la candidatura dell’Italia a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua.

Innovazioni irrigue e nuove tecniche colturali hanno portato a far scendere le necessità idriche dell’agricoltura italiana sotto la soglia del 50% ma a livello planetario la percentuale è al 69%

“In occasione della Giornata Mondiale della Terra, parlare delle prospettive del Pianeta non può esimersi dall’affrontare il futuro delle risorse idriche, che rappresentano il 71% del Globo. Nonostante la crisi climatica, che ha cambiato l’andamento meteorologico estremizzandone i fenomeni, l’Italia rimane un Paese idricamente fortunato, “seduto” su un importante bacino acquifero – ha affermato Francesco Vincenzi, Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti –  il cui “tesoro” necessita però di una strategia di interventi atti a compensarne il crescente utilizzo. E’ proprio a partire da questo atto di consapevolezza verso un utilizzo più responsabile della risorsa idrica, che assume valore la candidatura italiana ad ospitare il World Water Forum 2024. Innovazioni irrigue e nuove tecniche colturali hanno portato a far scendere le necessità idriche dell’agricoltura italiana sotto la soglia del 50% del fabbisogno del sistema Paese, mentre a livello planetario tale percentuale è del 69%. E’ opportuno, però, ricordare che proprio le favorevoli condizioni idriche hanno “costruito” il territorio italiano, di cui l’acqua, che vi scorre, rimpinguandone le falde, è elemento indispensabile a conservare un ambiente invidiato nel mondo. Oggi, quindi, il problema non è l’uso dell’acqua nei campi per produrre cibo, ma il consumo dell’acqua in cicli produttivi inquinanti, spesso decentrati nei cosiddetti Paesi del Terzo Mondo, che si vedono così impoveriti anche delle già scarse risorse idriche. Ecco, perché è necessaria una riflessione a livello globale come già sta avvenendo nel nostro Paese e, per questo, la candidatura italiana sull’asse Firenze-Assisi –Roma al World Water Forum 2024 può indicare il bisogno di una nuova solidarietà che, sull’esempio di San Francesco, accomuni Paesi ricchi e poveri nel diritto ad un’acqua salubre per tutti”.

Ed arriva la notizia del riconoscimento del Parco Nazionale della Majella come Geoparco Unesco.

“Da oggi il Parco Nazionale della Majella per l’elevata geodiversità del territorio in termini di geositi che il Geoparco Maiella, in tutto 95 di cui almeno 22 hanno valore internazionale, è Geoparco Unesco e dunque Patrimonio dell’Umanità. Il riconoscimento del Parco Nazionale della Majella come Geoparco Unesco è l’ulteriore testimonianza del Patrimonio Geologico unico esistente nel nostro Paese – ha affermato poco fa il geologo Endro Martini, Presidente di Italy Water Forum 2024 – e rafforza la candidatura italiana a sede del Decimo Forum Mondiale dell’Acqua in programma nel 2024. L’Italia è nella short list delle Nazioni finaliste.  Nelle ultime ore anche la notizia dell’inserimento del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e del Parco dell’Appennino Toscano nella Green List Mondiale.  L’Italia è laboratorio geologico sui cambiamenti climatici ma anche di innovazione tecnologica. L’Italia è un laboratorio vivente di tutela della bellezza ma anche di studi sui rischi idrogeologici. L’Italia è la vera capitale del Mediterraneo, cerniera tra mondi ed etnie, culture diverse. L’Italia, Paese di Leonardo e di San Francesco vuole il Forum Mondiale dell’Acqua per segnare una svolta ed arrivare alla “Carta del Rinascimento dell’Acqua”. Il nostro sarà un Forum Mondiale inclusivo, innovativo, di svolta sulla risorsa acqua”.