Webinar Assocontact e OIC su privacy e Gdpr

Il Garante: esistono strumenti per sconfiggere telemarketing selvaggio

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Roma, 23 feb. (askanews) – “Sono tre gli strumenti in arrivo che andranno a potenziare il contrasto al fenomeno del telemarketing selvaggio, un processo connaturato alle formule della moderna pubblicità che diventa sempre più personalizzata e intrusiva. L’estensione del registro delle opposizioni alle utenze mobili, il numero univoco per le chiamate ed un sistema di sanzioni puntuali e modulate sulla condizione patrimoniale delle aziende, rappresentano la nuova frontiera di contrasto al telemarketing selvaggio, fenomeno ancora connaturato in tutti i Paesi europei, spia di un complesso sistema di illegalità che ci impegniamo a contrastare anche grazie all’aiuto di realtà come Assocontact”, cosi Pasquale Stanzione, Presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, durante il suo intervento di apertura.

Parole importanti quelle appena andate in onda durante il webinar, firmato Assocontact e OIC – Osservatorio Imprese e Consumatori, dedicato al tema della privacy e del GDPR. A tre settimane dalla presentazione del primo decalogo dedicato ai consumatori per smascherare gli operatori di telemarketing illegale, l’Associazione che raccoglie 65 Business Process Outsourcer italiani lancia, in partnership con OIC l’Osservatorio Imprese e Consumatori, il primo di una serie di quattro webinar dedicati al mondo dei call e contact center, alla tutela dei consumatori e al futuro del settore.

A questo primo appuntamento oltre al Garante Pasquale Stanzione e al Presidente di Assocontact Lelio Borgherese, hanno preso parte anche Raffaella Grisafi Vice Presidente OIC, Agostino Ghiglia componente del Collegio del Garante, Virgilio D’Antonio Professore di Diritto Privato Comparato all’Università di Salerno, Sergio Aracu, Data Protection Officer di Assocontact e Roberto Fermani Responsabile Funzione Privacy di TIM. Grazie a una moderazione attenta e dinamica da parte del giornalista di Radio 24 Enrico Pagliarini, i partecipanti hanno potuto riflettere sul ruolo sempre più importante che la tutela della privacy assume nel più generale percorso di transizione digitale intrapreso dal Paese.

“Desidero ringraziare ancora tutti i relatori che sono intervenuti in questo nostro primo webinar”, ha dichiarato Lelio Borgherese, Presidente di Assocontact, aggiungendo in ripresa alle parole del Prof. D’Antonio che “solo se i consumatori riusciranno a riconoscere il valore del servizio si potrà passare da un consenso informato a un consenso consapevole. Per questo l’unica strada possibile è quella dell’accrescimento della qualità del servizio, obiettivo che ci siamo posti con la promozione del Bollino Blu, uno dei driver del più ampio progetto di Legge di Riordino del Settore”.

In merito all’estensione del registro delle opposizioni alle utenze mobili che sarà varato entro l’estate, Borgherese commenta: “sarà un’ulteriore strumento indispensabile per contrastare quelle realtà di telemarketing che continuano ad ignorare le regole, agendo illegalmente. Il continuo dialogo, svolto in questi ultimi mesi con i grandi committenti legati al mondo delle utilities, del bancario assicurativo e con i tanti attori del mondo telco, sono sicuro li porterà ad abbracciare in pieno il decalogo che abbiamo appena varato, il nuovo codice di autoregolamentazione e sicuramente vedranno, nella camera di compensazione creata insieme ad OIC, uno strumento prezioso per mettersi al servizio dei cittadini consumatori”.

Un webinar voluto anche per tracciare i primi risultati della recente campagna di informazione legata al lancio del decalogo per smascherare gli operatori di Telemarketing che operano al di fuori della legge, sviluppato da Assocontact e OIC. Campagna che, grazie alla camera di compensazione aperta dalle parti insieme all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, è stata in grado di raccogliere, in sole tre settimane, un numero altissimo di segnalazioni per le chiamate moleste.

Infine, secondo Raffaella Grisafi, Vice Presidente OIC, “l’84% delle segnalazioni pervenute indicano che i numeri chiamanti non sono registrati al ROC, sottraendosi così a ogni controllo”. Il dato enfatizza la dimensione del fenomeno degli operatori illegali, dando prova della natura criminale di chi opera attraverso il telefono. “Grazie a questa iniziativa – conclude Grisafi – stiamo incrementando sensibilmente il database di queste società illegali che verranno messe – proprio dal Garante – sotto osservazione speciale ed eventualmente sanzionate”.