La causa collettiva di Martingale Risk contro Mps

La responsabilità contrattuale delle banche e la strategia per recuperare gli importi persi

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Roma, 18 dic. (askanews) – Come ormai tristemente risaputo, negli ultimi dieci anni la storia di Monte dei Paschi di Siena S.p.A. è stata prevalentemente caratterizzata da gravi violazioni ed irregolarità, che si sono stagliate sullo sfondo di una generale mala gestio a danno degli investitori, che hanno assistito impotentemente alla perdita, quasi integrale, dei capitali investiti.

Martingale Risk ha avviato un’azione collettiva nei confronti di Monte dei Paschi di Siena, che ha raggiunto incredibili livelli di adesione, comprendendo ben 11 investitori istituzionali internazionali (tra cui fondi d’investimento statunitensi e alcuni comparti europei) ed oltre 120 clienti retail italiani, arrivando a poter vantare un valore di 270.000.000 Milioni di euro, importo in continua crescita.

Il punto cruciale su cui gli investitori possono rivalersi con maggiore efficacia, con l’obiettivo di poter ottenere un congruo risarcimento, è costituito dal comportamento delle banche intermediarie italiane, colpevoli di gravissime responsabilità incorse in sede di vendita e post vendita dei titoli MPS.

Gli intermediari finanziari avrebbero dovuto fornire ai propri risparmiatori una documentazione molto più esaustiva e chiara in fase di valutazione dell’investimento, in particolare rispetto alle obbligazioni subordinate MPS che erano da ritenersi strumenti complessi, il che implicava un’informativa chiara e trasparente come previsto dalle disposizioni della Consob n. 0097996 del 22 dicembre 2014.

Proprio per questi motivi è di fondamentale importanza agire contro le banche intermediarie al fine di permettere a tutti i risparmiatori di recuperare le perdite subite a causa dell’investimento nei titoli Monte dei Paschi.