ESA, sull’Etna test sistemi robotici per le esplorazioni lunari

Dal 27 giugno tre prove dal vivo sulle pendici del vulcano

GIU 22, 2022 -

Spazio Roma, 22 giu. (askanews) – Le pendici dell’Etna presentano somiglianze con la superficie lunare, da qui la scelta di farne teatro di tre test dal vivo di sistemi robotici autonomi e interconnessi, progettati per le future esplorazioni lunari e non solo. La campagna comprende i test ESA relativi a un sistema di controllo avanzato che consentirà agli astronauti e alle astronaute in orbita di sperimentare il senso del tatto di un rover a terra. ARCHES Space-Analog Demonstration – spiega ESA – è un progetto multi-robot, risultato della collaborazione di più agenzie, guidato da DLR con una significativa partecipazione dell’Agenzia spaziale europea. La parte più interessante della dimostrazione prevede tre test robotici dal vivo che si svolgeranno dal 27 giugno al 1° luglio, a un’altezza di 2.600 metri sulle pendici dell’Etna, in un’area di 500 mq, scelta per le sue somiglianze alla superficie lunare. Diversi rover saranno comandati con connettività wireless da Catania, a 23 km di distanza. Questa campagna fa parte di ARCHES, acronimo di Autonomous Robotic Networks to Help Modern Societies, un “progetto futuro” del centro di ricerca tedesco Helmholtz, con l’obiettivo di sviluppare sistemi robotici autonomi e interconnessi diversificati per contribuire all’esplorazione di ambienti difficili e di vaste dimensioni, incentrati su applicazioni di esplorazione spaziale e in acque profonde. Le reti di robot autonomi sono considerate una tecnologia fondamentale per il futuro, il Centro aerospaziale tedesco (DLR), il Centro Alfred Wegner (AWI), il GEOMAR – Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel e il Karlsruhe Institute of Technology (KIT) stanno quindi collaborando alla loro realizzazione e test. I test dal vivo della campagna si basano su tre scenari, in linea con l’evoluzione dell’esplorazione lunare prevista. La “Missione Geologica I” rappresenta un periodo antecedente al Lunar Gateway, con rover lunari semi-autonomi sorvegliati dalla Terra durante la selezione di campioni geologici. La “Missione Geologica II” è prevista dopo la creazione del Gateway, in un momento in cui saranno disponibili telepresenza avanzata ad alta fedeltà e feedback tattile, utilizzati per recuperare cache di campioni raccolti nella missione precedente. Nell’ambito di questa missione, si svolgeranno i test Analog-1 di ESA. La dimostrazione della “Demomission LoFar (Parte III della missione ARCHES)” prevede un periodo in cui astronauti, astronaute e rover lavorano insieme sulla superficie lunare all’installazione di un’antenna in una posizione ottimale per l’astronomia lunare. ESA partecipa unendosi alla campagna ARCHES sull’Etna, per portare avanti l’ultima parte della sua campagna di test Analog-1, finalizzata a valutare un sistema che consente agli astronauti e alle astronaute in orbita di controllare i rover che esplorano le superfici planetarie e utilizzare il feedback tattile in modo tale che un controller possa sentire ciò che viene toccato dal rover. La precedente campagna Analog-1 di ESA del 2019 ha coinvolto l’astronauta dell’ESA Luca Parmitano in orbita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, che controllava il rover Interact in un paesaggio lunare simulato all’interno di un hangar in Olanda. Questa volta, lo stesso rover sarà controllato dall’astronauta Thomas Reiter da una camera di un hotel a Catania, simulando la stazione internazionale Lunar Gateway in orbita intorno alla Luna. Quest’attività è incentrata sulla Missione Geologica II, sebbene Thomas Reiter supervisionerà anche il rover durante la Missione Geologica I. Il centro di controllo della missione ESOC di ESA in Germania avrà il ruolo di controllo a terra, coordinando l’interazione tra astronauti e scienziati e pianificando le traversate più lunghe del rover.