Astronomia, il 18 gennaio telescopi puntati: passa un asteroide

1994 PC1 passerà a poco meno di 2 milioni di km dalla Terra

GEN 13, 2022 -

Astronomia Roma, 13 gen. (askanews) – Dopo il recente passaggio ravvicinato con la Terra dell’asteroide near-Earth (4660) Nereus, avvenuto l’11 dicembre 2021 alla distanza di circa 4 milioni di km, il prossimo 18 gennaio sarà l’asteroide (7482) 1994 PC1 a passare in prossimità del nostro pianeta. Il near-Earth 1994 PC1 è stato scoperto da Robert McNaught dal Siding Spring Observatory in Australia il 9 agosto 1994. Setacciando gli archivi è stato trovato anche su lastre fotografiche che risalgono fino al 22 settembre 1974 con il risultato che l’orbita eliocentrica è stata determinata usando ben 806 osservazioni distribuite su un arco temporale di 47 anni: la sua traiettoria attorno al Sole è molto ben conosciuta ed è di tipo “Apollo” ossia per lo più esterna a quella terrestre. Teoricamente 1994 PC1 – si legge su Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – può arrivare a passare alla minima distanza di 82.200 km dal centro della Terra, circa 1/5 della distanza Terra-Luna. Dal punto di vista fisico 1994 PC1 è un asteroide di tipo S, ossia roccioso, ha un diametro di circa 1 km e ruota attorno al proprio asse in sole 2,6 ore. Considerate le dimensioni e la distanza minima cui può arrivare dalla Terra è anche annoverato fra i PHA, i Potentially Hazardous Asteroid. La minima distanza di 1994 PC1 con la Terra sarà raggiunta la sera del 18 gennaio 2022 alle 22.51 ora italiana, quando si troverà a 1,98 milioni di km dal pianeta (più di 5 volte la distanza Terra-Luna). Non si tratta di un flyby particolarmente stretto o che possa destare una qualsivoglia preoccupazione, ma considerando il periodo temporale che va dal 1900 al 2194 questo passaggio è il più ravvicinato dopo quello del 17 gennaio 1933, quando passò (in incognito) a soli 1,12 milioni di km dalla Terra. Considerate le dimensioni non trascurabili e la distanza ridotta dalla Terra, l’asteroide diventerà molto luminoso (astronomicamente parlando), quasi 16 volte più brillante di Nereus. Naturalmente l’asteroide non sarà visibile a occhio nudo, ma facilmente osservabile anche con piccoli telescopi da 10 cm di diametro. L’orbita di 1994 PC1 è inclinata di ben 33,5° sul piano dell’Eclittica e nella fase di avvicinamento alla Terra l’asteroide sarà osservabile solo dall’emisfero australe. Per fortuna la situazione cambia rapidamente e la sera del flyby sarà ben visibile dall’Italia appena fa buio, dalle 18.45 in poi. Occorrerà avere a disposizione un cielo buio e un telescopio a puntamento computerizzato con un oculare a basso ingrandimento (50x sono già sufficienti). Il 18 gennaio la Luna sarà praticamente piena, ma si troverà a una distanza angolare di circa 95° dall’asteroide, quindi abbastanza distante da non dare troppo fastidio con la sua luce. Le coordinate celesti per il puntamento del telescopio si possono ottenere dalla pagina delle effemeridi del Minor Planet Center. In questa pagina – spiega Media Inaf – va inserita la sigla che identifica l’asteroide ossia 1994 PC1 e vanno messe le coordinate geografiche del sito da cui si osserverà. Per l’intervallo di tempo fra una posizione e l’altra conviene mettere 15 minuti visto che l’asteroide si sposterà di circa 2 primi d’arco al minuto. Una volta puntato il telescopio alle coordinate fornite dal Minor Planet Center dovreste essere nell’area di cielo corrispondente alla costellazione dei Pesci. Basterà mettere l’occhio all’oculare del telescopio e scrutare con attenzione alla ricerca di un piccolo puntino di luce che si muove lentamente rispetto alle stelle di fondo: quello sarà l’asteroide!