Spazio, Saccoccia (ASI): IXPE frutto di genialità e collaborazione

Presentata con INAF e INFN missione congiunta Nasa e ASI

DIC 3, 2021 -

Spazio Roma, 3 dic. (askanews) – La missione congiunta Nasa e ASI IXPE (Imaging X-ray Polarimetry Explorer) che partirà dal Kennedy Space Center in Florida il prossimo 9 dicembre alle 7.00 ora italiana, “rappresenta benissimo la visione dello spazio italiano e dell’ASI, soprattutto alcuni pilastri su cui si stanno sviluppando le attività italiane. IXPE rappresenta una vocazione verso la scienza che è caratteristica dello spazio italiano che nasce dalla curiosità verso l’universo e poi da lì si sono sviluppati tutta una serie di rivoli tecnologici e di sviluppo che hanno aperto le porte allo spazio di oggi con importanti ricadute economiche, tecnologiche, di difesa del nostro Paese”. A sottolinearlo il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia durante la conferenza stampa organizzata insieme a INAF e INFN per presentare IXPE, missione che rientra nel programma spaziale SMEX (Small Explorer) della Nasa, sulla quale sono installati 3 telescopi con rivelatori in grado di misurare la polarizzazione nei raggi X emessi da sorgenti cosmiche. I rivelatori finanziati dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e sviluppati da un team di scienziati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), hanno una sensibilità di due ordini di grandezza migliori del polarimetro nei raggi X a bordo di Orbiting Solar Observatory (OSO-8), una missione operativa tra fine anni ’60 e inizio anni ’70. Il team italiano ha fin dagli anni ’70 una lunga esperienza in rivelatori per misure di polarizzazione nei raggi X. “Questa missione ha una visione importante anche dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, – ha detto ancora Saccoccia – gli strumenti di cui parleremo sono dei gioielli tecnologici frutto dell’inventiva e della genialità dei nostri enti di ricerca che potranno avere anche altre applicazioni in futuro. E poi c’è una grande visione di collaborazione internazionale che contraddistingue le nostre attività spaziali, la collaborazione con la Nasa è tipica di come facciamo le cose. E poi la collaborazione interna al nostro Paese tra l’Agenzia, i nostri enti di ricerca gemelli INFN e INAF e l’utilizzo al meglio della capacità industriale che ci permette di realizzare i nostri strumenti e i nostri satelliti, tutta l’infrastruttura di terra per gestire i dati e le operazioni della missione”.