Venerdì 12 novembre 2021 - 11:25
Lincei, Antonelli: fuga cervelli è sperpero di denaro pubblico
Da 2009 a 2015 andati all'estero 14mila ricercatori

“Tra i fattori fondamentali per l’esodo – ha detto Antonelli – sono stati indicati la riduzione dei finanziamenti in Italia per la ricerca e l’università, diminuiti sistematicamente tra il 2007 (9,9 miliardi di euro) e il 2015 (8,3 miliardi di euro). Nel 2015, la spesa totale in ricerca e sviluppo rappresentava l’1,34% del PIL, lontano dal 3% del PIL entro il 2020 stabilito nella strategia di Lisbona. Sebbene sia aumentato fino all’1,39% del PIL nel 2018, il divario con la media dell’UE si è ulteriormente ampliato, come riconosciuto anche nel PNRR. Ciò ha avuto un forte impatto sulle risorse umane, soprattutto a livello universitario, dove il numero di professori e ricercatori a tempo indeterminato è diminuito del 20% tra il 2009 e il 2016 (da 60.882 a 48.878 unità)”.
“La fuga dei nostri ricercatori – ha detto il presidente dei Lincei – rappresenta uno sperpero del denaro pubblico, come riconosciuto anche nel PNRR, indice di una rinuncia ad un modello di sviluppo competitivo, possibile soltanto attraverso un alto livello della scolarizzazione e della ricerca. La ricerca richiede ovviamente la massima internazionalizzazione possibile, ma occorrerebbe che a tanto esodo corrispondesse un movimento contrario, da istituti di ricerca estera in Italia: ciò avviene in misura minima, a causa delle condizioni delle strutture e dei finanziamenti per la ricerca in Italia”.