Saccoccia (Asi), puntiamo a salto di capacità dello spazio italiano

Oltre 2 mld euro da ripartire in attività e poi anche fondi Pnrr

OTT 29, 2021 -

Spazio Roma, 29 ott. (askanews) – Un anno di grandi soddisfazioni il 2020 per lo spazio italiano. E presto partiranno una serie di attività grazie al finanziamento di 2 mld di euro arrivato di recente dal Comint cui si aggiungeranno i fondi previsti dal Pnrr con l’obiettivo di “dare il via a un importante salto di capacità del sistema spaziale nazionale”. Così il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia raggiunto telefonicamente da askanews a Dubai dove ha partecipato alla 72a edizione dell’Internationl Astronautical Congress (IAC) che si chiude oggi. Domani Saccoccia rientrerà in Italia dove lo aspetta un’intensa attività: dal lancio a novembre del piccolo satellite made in Italy LiciaCube alla celebrazione della prima Giornata nazionale dello Spazio il 16 dicembre prossimo, al percorso di avvicinamento alla Ministeriale Esa dell’autunno 2022. Partiamo da Dubai da dove è arrivato oggi un importante annuncio: l’edizione 2024 dello IAC, il più importante congresso mondiale del settore spaziale, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale (IAF), si svolgerà a Milano. La decisione assunta dagli oltre 400 delegati dell’Assemblea Generale dell’International Astronautical Federation presenti allo IAC di Dubai rappresenta in qualche modo il riconoscimento del ruolo che l’Italia occupa a livello mondiale in questo ambito. Un successo per il governo e per il comitato promotore della candidatura composto dall’Asi, dall’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (A.I.D.A.A.) in rappresentanza del mondo accademico e da Leonardo in qualità di campione dell’industria aerospaziale italiana. “Siamo felicissimi – dice Saccoccia ad askanews – Sarà la 75esima edizione dello Iac e arriverà nell’anno del 60esimo anniversario del lancio del nostro primo satellite, il San Marco 1, quindi un momento che ha un carattere anche simbolico. La scelta di Milano è stata il coronamento di un percorso non semplice: i candidati erano molti e tutti agguerriti. Quindi non solo gli ultimi mesi ma anche questa settimana è stata molto importante per arrivare a questo risultato. Ci siamo presentati con un team completo in rappresentanza dell’intera filiera nazionale, dal governo all’Agenzia, l’accademia, l’industria. Un lavoro di squadra sì. Ci chiamavano Team Italy”. Lo IAC rappresenta un’occasione importante per rinsaldare o inaugurare rapporti con altre agenzie spaziali e l’Asi, sottolinea Saccoccia, ne ha approfittato appieno. “Un evento come questo, che raduna il mondo dello spazio, serve in maniera efficacissima proprio a questo. Abbiamo siglato diverse lettere di intenti, un portafogli abbastanza ampio di interazioni sia con le grandi agenzie – come l’agenzia spaziale canadese – che con quelle nate da poco ma con interessanti prospettive di crescita come quella del Lussemburgo che si concentra su tematiche molto vicine alla Space Economy. Abbiamo rinnovato un importante accordo con l’International Space University che rappresenta il riferimento internazionale per chi studia lo spazio non solo in termini tecnici ma anche in prospettiva di una futura leadership, è una delle università in cui si formano i decisori delle prossime generazioni. Senza contare gli incontri bilaterali con la Nasa, con il Messico per citarne alcuni. È stata una settimana davvero intensa”. Alla vigilia dello IAC è arrivata un’altra notizia che accresce il prestigio dell’Italia in ambito spaziale: la nomina di Simonetta Cheli alla guida dei programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia spaziale europea e del centro Esa Esrin di Frascati. “Sono arrivato a Dubai direttamente da Parigi, dal Council dell’Esa dove l’abbiamo nominata – ricorda il presidente dell’Asi – e dopo qualche giorno ci siamo rivisti qui a Dubai, dove ho avuto modo di rinnovarle le mie congratulazioni. Un bellissimo momento anche questo, anche perché stiamo parlando del direttorato Esa forse più importante in questo momento. L’Osservazione della Terra è il settore spaziale che ha maggiormente impatto sulla vita dei cittadini, sul benessere e sulla sicurezza del nostro pianeta e quindi avere un’italiana a coordinare le attività dell’Esa nel settore e a dirigere il centro dell’Agenzia spaziale europea in Italia è una bella soddisfazione”. L’anno che si avvia a conclusione è stato decisamente importante per la filiera spaziale italiana presente nell’Osservazione della Terra, nella difesa planetaria, nell’esplorazione umana, nelle più importanti missioni spaziali. Il nostro Paese sta consolidando sempre più la sua presenza e il suo ruolo in ambito internazionale. E l’attività non si ferma. “Adesso – annuncia Saccoccia ad askanews – dovremo far partire una gran numero di attività in ambito nazionale e/o in collaborazione multilaterale e bilaterale finanziate dalle risorse che sono state assegnate recentemente dal Comint, il Comitato interministeriale per lo spazio, che vanno ad alimentare il periodo che va da questa fine di anno ai prossimi. Parliamo di più di 2 miliardi di euro da ripartire tra centinaia di attività per la nostra industria e la nostra ricerca. A queste poi si aggiungeranno le importanti risorse del Pnrr di cui ora stiamo definendo in dettaglio con il governo i contenuti e le procedure”. “Altra cosa importante che ci vede impegnati – prosegue il presidente dell’Asi – è il lavoro preparatorio della prossima Ministeriale Esa che ci sarà nell’autunno del 2022. Arrivare a definire quali saranno le priorità, gli interessi dell’Italia è un processo che richiede un lungo percorso di interazione con tutti gli stakeholder, con il mondo dell’industria, della ricerca, con la stessa Esa, con le altre agenzie. Ma è presto per parlarne perché l’Esa non ha ancora elaborato le sue proposte. A novembre in Portogallo ci sarà la conferenza intermedia ministeriale Esa, dove non si prendono decisioni finanziarie ma si delinea un indirizzo di strategia e ci stiamo preparando anche a questo”. “Naturalmente – precisa Saccoccia – oltre al lavoro quotidiano c’è tanto altro”. A fine novembre, ricorda, ci sarà il lancio del piccolo satellite tutto italiano LiciaCube a bordo della sonda DART (Double Asteroid Redirection Test) della Nasa “che ci posiziona tra i primi a occuparci delle questioni legate alla difesa planetaria”. “Più in là – prosegue Saccoccia – ci sarà il lancio del secondo satellite della costellazione COSMO-SkyMed, e ancora lanceremo il micro satellite ArgoMoon sulla missione Artemis 1, che sarà il primo oggetto europeo in orbita lunare e sarà italiano. E altro ancora. Abbiamo un calendario denso di attività”. “Cosa mi aspetto per il prossimo anno? Beh ci sarà un’accelerazione forte di molte attività che l’industria sta aspettando con ansia. Contiamo di dare il via a un importante salto di capacità del sistema spaziale italiano, sia in termini quantitativi – degli operatori, della forza lavoro – sia qualitativi, nel senso che da questi investimenti ci aspettiamo che aumenti la competenza, il know-how, i prodotti, le tecnologie che poi possiamo offrire in competizione con gli altri Paesi del mondo per nuovi progetti”. “Tutto questo – conclude il presidente dell’Asi – simbolicamente si materializzerà il prossimo 16 dicembre, la prima Giornata nazionale dello Spazio, un riconoscimento del fatto che il settore merita una giornata dedicata non solo a livello internazione ma nazionale e nella quale parleremo di spazio anche in contesti diversi dal solito, per avvicinare ancora di più lo spazio ai cittadini italiani”. Luciana Papa