Conclusa la valutazione Asi per le future missioni nano-cubesat

22 partecipanti fra Centri di Ricerca e Università e 78 aziende

APR 19, 2021 -

Roma, 19 apr. (askanews) – Si è conclusa di recente la fase di valutazione tecnica del Bando Future missioni CubeSat avviato dall’ASI, che ha visto una grandissima risposta che ha soddisfatto appieno le aspettative dell’Agenzia. I numeri sono stati superiori a ogni previsione: 22 partecipanti fra Centri di Ricerca e Università e 78 aziende, prevalentemente PMI. Le aziende hanno partecipato singolarmente e in forma congiunta e collaborativa come incoraggiato dal bando, presentando un totale di 49 proposte per missioni ad elevato contenuto di innovazione.

Il settore dei cubesat ha notevoli opportunità di applicazioni tanto che l’ASI, nella sua recente macro-organizzazione, ha puntato molto sui micro e nano satelliti, attraverso l’istituzione di una innovativa unità organizzativa dedicata a questo settore e l’avvio di un programma di sviluppo per missioni cubesat da realizzarsi anche attraverso la partecipazione al programma opzionale dell’ESA GSTP (General Support Technology Programme).

Data l’ampia adesione ricevuta in risposta all’annuncio dell’ASI, che dimostra il grande interesse per il segmento dei cubesat da parte del mondo industriale e scientifico, l’Agenzia ha finalizzato la fase di valutazione tecnica in tempi estremamente brevi: poco più di 4 mesi dal termine ultimo per la presentazione delle domande di partecipazione, con l’obiettivo di avviare le più meritevoli ed innovative nei prossimi mesi. Un risultato particolarmente significativo anche alla luce della complessità della valutazione legata principalmente all’elevato valore tecnico delle proposte pervenute e all’eterogeneità degli argomenti coinvolti.

Tra questi, quelli dedicati al remote sensing, space weather, Internet-of-Things, In-orbit servicing, space surveillance and tracking, astrofisica delle particelle e delle alte energie, cosmologia.

La valutazione ha evidenziato 20 proposte finali che si sono distinte per l’innovatività delle idee, il livello di maturità delle tecnologie coinvolte, le prospettive di ricadute tecnico-scientifiche e l’attinenza con le priorità strategiche nazionali ed europee nel settore di riferimento, superando la soglia minima prevista nel bando per la possibilità di finanziamento. Tutte le proposte, nel complesso, coprono le tre linee previste dal bando (missioni di dimostrazione tecnologica, abilitanti nuove architetture, tecnologie e concetti di missione, missioni scientifiche, missioni orientate ad applicazioni e servizi downstream) e concorreranno tutte all’obiettivo di consolidare il ruolo di eccellenza del nostro Paese nelle aree ritenute critiche e strategiche per la comunità spaziale nazionale.