Esa, la Terra vista dallo Spazio: la foresta amazzonica

21 marzo Giornata delle foreste. Ogni anno persi 10mln di ettari

MAR 19, 2021 -

Roma, 19 mar. (askanews) – In occasione della Giornata internazionale delle foreste, che si celebra il 21 marzo, l’Agenzia spaziale europea pubblica un’immagine della foresta amazzonica, la più grande foresta pluviale tropicale del mondo che copre un’area di circa sei milioni di km quadrati, il serbatoio biologico più ricco e vario del mondo, contenente diversi milioni di specie di insetti, uccelli, piante e altre forme di vita. L’immagine è stata elaborata utilizzando il canale a infrarossi del satellite Sentinel-2 del programma Copernicus che fa apparire la fitta foresta pluviale in un verde brillante, rendendo più evidenti le differenze nella copertura della vegetazione.

Nella parte superiore dell’immagine è visibile – nei toni del marrone e del magenta- il fiume Juruá, il fiume più tortuoso del bacino amazzonico, che scorre per più di 3000 km prima di sfociare nel Rio delle Amazzoni. Il fiume sorge negli altopiani nel Perù centro-orientale prima di serpeggiare attraverso le pianure del Brasile. Nell’immagine si possono vedere diversi laghi a forma di mezzaluna che fiancheggiano il fiume.

La Giornata internazionale delle foreste che si celebra il 21 marzo cerca di sensibilizzare su una serie di vantaggi che le foreste gestite in modo sostenibile possono apportare alle nostre vite. Secondo le Nazioni Unite, – sottolinea Esa – il mondo sta perdendo 10 milioni di ettari di foresta ogni anno, che rappresentano il 12-20% delle emissioni globali di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico.

La foresta pluviale amazzonica è fondamentale per aiutare a regolare il riscaldamento globale poiché le foreste assorbono milioni di tonnellate di emissioni di carbonio ogni anno. Man mano che le piante crescono, rimuovono l’anidride carbonica dall’atmosfera e la immagazzinano come biomassa. Questo viene quindi rilasciato nell’atmosfera attraverso processi come la deforestazione per l’agricoltura e gli incendi.

Monitorare i cambiamenti della biomassa è la chiave per comprendere il ciclo globale del carbonio e anche per informare i modelli climatici globali che aiutano a prevedere i cambiamenti futuri. I satelliti per l’osservazione della Terra sono stati fondamentali per aiutare la nostra comprensione di questo importante processo. Le nuove mappe prodotte dall’Iniziativa sui cambiamenti climatici dell’ESA, forniscono una visione globale della biomassa fuori terra e sono pertinenti per aiutare a sostenere la gestione delle foreste, la riduzione delle emissioni e gli obiettivi della politica di sviluppo sostenibile. La prossima missione dell’ESA Biomass – sottolinea l’Agenzia – fornirà informazioni cruciali sullo stato delle nostre foreste e su come stanno cambiando.