Spazio, Esa: il primo marzo si insedia nuovo dg Josef Aschbacher

Eletto il 17 dicembre scorso, subentra a Jan Woerner

FEB 22, 2021 -

Roma, 22 feb. (askanews) – Si avvicina il passaggio di testimone alla direzione generale dell’Agenzia spaziale europea. Il 28 febbraio prossimo Jan Woerner, direttore generale dell’Esa dal luglio 2015, lascerà l’incarico al suo successore Josef Aschbacher, nominato il 17 dicembre scorso, che il primo marzo inizierà il suo mandato quadriennale.

L’avvicendamento inizialmente era previsto il primo luglio 2021 (il mandato di Woerner scade il 30 giugno prossimo), ma si è deciso di anticiparlo in considerazione di alcuni elementi evidenziati già i primi di gennaio da Woerner nel suo blog. Tra cui la “situazione unica” derivante dal fatto che Aschbacher è già un Direttore Esa (dal 2016 ricopre l’incarico di direttore dei Programmi di Osservazione della Terra e Capo dell’Esa-Esrin il centro spaziale europeo per l’osservazione della Terra che ha sede in Italia, a Frascati, vicino Roma), la durata della transizione e le sue conseguenze interne ed esterne, la programmazione del prossimo consiglio ministeriale Esa nel 2022. “Sulla base di queste considerazioni – scriveva Worner sul suo blog l’8 gennaio – il presidente del Consiglio Esa ha deciso, insieme a me, di proporre al Consiglio dell’Esa un’assunzione ufficiale delle funzioni da parte del nuovo direttore generale il 1° marzo 2021”. Proposta che è stata accolta.

Cinquantotto anni, austriaco, Josef Aschbacher è laureato in Scienze Naturali all’Università di Innsbruck dove ha conseguito anche un master e un dottorato, diventando ricercatore presso l’Istituto di meteorologia e geofisica dell’università, dal 1985 al 1989. È entrato in Esa-Esrin nel 1990, venendo distaccato nel ’91 presso l’Asian Institute of Technology di Bangkok, in Thailandia come rappresentante dell’Esa nel sud-est asiatico.

Rientrato in Italia, dal 1994 al 2001 ha lavorato presso il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), a Roma, dove ha ricoperto anche l’incarico di Assistente scientifico del direttore dello Space applications institute.

Dal 2001 è tornato in Esa, a Parigi, dapprima come coordinatore del programma “Copernicus” della Commissione europea, il più grande e complesso sistema di monitoraggio della Terra dallo Spazio e poi, dal 2006, come capo dell’intero “Copernicus Space Office”.

Nel 2016 è stato nominato direttore dei programmi di osservazione della terra dell’Esa e capo dell’Esrin alla guida della più grande direzione dell’Agenzia spaziale europea, con un bilancio annuale di 1,5 miliardi di euro e 800 dipendenti e appaltatori esterni suddivisi in 4 diversi stabilimenti, a partire da quello di Frascati. È membro onorario dell’Accademia europea delle scienze e delle arti.

Intervistato da askanews all’indomani della sua nomina, Aschbacher ha indicato alcune priorità del suo mandato: un ruolo più centrale dell’Europa nel campo della ricerca aerospaziale, rafforzando il dialogo con Stati Uniti e Cina, una nuova selezione di astronauti (annunciata pochi giorni fa in una conferenza stampa che ha visto affiancati Worner e Aschbacher), le missioni Artemis sulla Luna, l’osservazione della Terra, Exomars 2022, il rafforzamento della Space economy.