Spazio, tutto pronto per Demo-2. Con SpaceX verso la ISS dagli Usa

Il 27 maggio il lancio della Crew Dragon con due astronauti Nasa

MAG 26, 2020 -

Roma, 26 mag. (askanews) – Tutto pronto per la missione di convalida Demo-2 che vedrà per la prima volta dopo 9 anni, una navetta spaziale americana con un equipaggio americano lanciata dal suolo americano verso la Stazione spaziale internazionale. E per la prima volta sarà un’astronave costruita da un’azienda privata, la SpaceX di Elon Musk, patron di Tesla, che inaugura l’era dei voli spaziali commerciali.

Il lancio del Falcon 9 con la navetta Crew Dragon è programmato per mercoledì 27 maggio alle 16.33 ora locale (le 22.33 in Italia) dalla storica rampa di lancio 39A del Kennedy Space Center della Nasa a Houston, in Florida, costruita dall’agenzia spaziale statunitense negli anni ’60 per il progetto lunare Apollo, e completamente rinnovata. Il lancio della missione Demo-2 – che sarà trasmesso in diretta sul sito della Nasa – avviene quasi nove anni dopo l’ultimo volo di un veicolo spaziale americano con equipaggio, lo Shuttle Endeavour che l’8 luglio 2011 partì da Cape Canaveral per la sua venticinquesima e ultima missione nello spazio e anche l’ultima degli Space Shuttle.

A bordo della Crew Dragon gli astronauti della Nasa Robert Behnken e Douglas Hurley che raggiungeranno la Stazione spaziale internazionale dopo circa 24 ore di volo, tempo necessario per portare la Crew Dragon in posizione di rendezvous con la ISS. Al contrario dei voli diretti della Soyuz russa, che durano circa sei ore, la Dragon – si legge su Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – non raggiungerà immediatamente la Stazione spaziale ma compirà alcuni flyby della Terra prima di posizionarsi correttamente in orbita bassa. A questo punto, la Crew Dragon sarà in grado di avvicinarsi gradualmente ed effettuare l’attracco alla stazione, manovre che il veicolo spaziale è progettato per completare in modo completamente automatico. In ogni caso, gli astronauti a bordo del veicolo e il centro di controllo a Terra monitoreranno attentamente le fasi di avvicinamento e attracco, e potranno prendere manualmente il controllo del veicolo spaziale se lo circostanze lo dovessero richiedere.

Una volta conclusa la missione, la cui durata non è ancora stata annunciata con precisione, Crew Dragon si sgancerà in modo automatico dalla Stazione spaziale e sarà pronta per il rientro in atmosfera, riportando Behnken e Hurley sulla Terra con un ammaraggio nell’Oceano Atlantico al largo della costa orientale della Florida, il classico splashdown che ricordiamo nelle missioni Apollo.

La missione di Nasa e SpaceX segna un punto di svolta epocale per gli Stati Uniti e non solo. Demo-2 rappresenta il test finale della compagnia privata di Elon Musk – che ha per contratto con la Nasa la responsabilità e il controllo della gestione del lancio e delle operazioni di manovra, del razzo vettore e della capsula spaziale – per quanto riguarda il trasporto di astronauti verso la Stazione spaziale. È la prima volta in assoluto che astronauti Nasa partecipano al collaudo di sistemi spaziali privati direttamente in orbita.

A seguito della partnership con la Nasa, SpaceX ha già fatto volare diciotto missioni di rifornimento verso la Stazione spaziale, e nel 2014 ha ottenuto un ulteriore contratto di sviluppo, il Commercial Crew Development, stipulato per sviluppare e testare una capsula Dragon certificata per il viaggio umano, utilizzabile per il trasporto di astronauti a bordo della stazione spaziale e riportarli sulla Terra. La capsula spaziale Crew Dragon è interamente progettata e realizzata da SpaceX per il trasporto in orbita bassa fino a sette astronauti alla volta, anche se lo standard di viaggio sarà quattro. Il carattere avveniristico della missione è intuibile anche dal design totalmente innovativo degli interni della capsula, nettamente più confortevole e spaziosa delle precedenti Soyuz. Le tute spaziali total-white che indossano gli astronauti sono moderne, leggere, in grado di proteggere gli astronauti in caso di depressurizzazione della navicella.

Il razzo vettore dedicato al lancio della Crew Dragon è il Falcon 9, targato sempre SpaceX. Falcon 9 è il primo veicolo orbitale riutilizzabile capace di portare in orbita carichi fino a 22.8 tonnellate. A marzo 2020 la famiglia dei Falcon 9 ha all’attivo 83 missioni compiute con successo e 50 atterraggi. La missione Demo-2 si appresta alla rampa di lancio dopo una lunga serie di prove sul suo funzionamento e sulla sicurezza. Il lancio inaugurale della capsula Crew Dragon è stato effettuato il 2 marzo 2019 con la missione Demo-1, durata cinque giorni e andata a buon fine. La navicella Crew Dragon ha raggiunto la Iss senza problemi e poi è tornata a Terra, il tutto senza astronauti a bordo. Un altro importante test – ricorda Media Inaf – è avvenuto il 19 gennaio scorso ed è durato in tutto poco più di nove minuti. SpaceX aveva infatti predisposto il Falcon 9 in modo da simulare un malfunzionamento dopo circa un minuto e mezzo dal lancio, lasciando al software di flight abort della capsula il compito di reagire prontamente. La Dragon ha dovuto accendere i suoi motori e separarsi dal razzo Falcon 9 sottostante, che nel frattempo aveva perso la stabilità aerodinamica per poi esplodere. La capsula si è correttamente distaccata e allontanata come previsto dal lanciatore ed è atterrata a circa trenta chilometri di distanza dalla costa della Florida con l’aiuto dei suoi quattro paracadute. L’obiettivo del test era di verificare la capacità del sistema formato da capsula e razzo di rispondere tempestivamente in caso di anomalie per tutelare la sicurezza degli astronauti a bordo, e il test è stato superato con successo.

Secondo i piani della Nasa, se Demo-2 avrà successo la seconda missione Crew Dragon potrebbe essere lanciata il prossimo agosto o a settembre.