Onde gravitazionali, Ligo-Virgo: rilevati nuovi possibili segnali

Oggi dalle collaborazioni primo bilancio della nuova presa dati

MAG 2, 2019 -

Roma, 2 mag. (askanews) – La lista di possibili nuove rilevazioni di onde gravitazionali si allunga. Le collaborazioni internazionali Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) dell’NSF negli Stati Uniti d’America e Virgo, l’interferometro situato a Cascina (Pisa) che fa capo all’European Gravitational Observator a cui l’Italia partecipa con l’Infn, hanno in programma per oggi una conferenza in cui parleranno dei segnali captati a un mese dall’avvio della nuova campagna di osservazione (in gergo O3) dei rivelatori.

Uno dei segnali sembra poter derivare dallo scontro tra due stelle di neutroni mentre un altro potrebbe essere il frutto della collisione di una stella di neutroni e un buco nero, “un evento mai testimoniato prima”. Tutti gli eventi rilevati – sottolineano le collaborazioni – necessitano di ulteriori analisi statistiche per essere confermati ed è per questo che i segnali sono stati condivisi pubblicamente in tempo reale per coinvolgere i telescopi e gli osservatori sparsi nel modo nel dare la caccia alla sorgente di ognuno di questi segnali.

Ligo e Virgo hanno ripreso le attività il primo aprile scorso, dopo una serie di aggiornamenti per migliorare la loro sensibilità alle onde gravitazionali, rivelate per la prima volta nel settembre 2015 da Ligo, a un secolo dalla loro previsione teorica da parte di Albert Einstein nella sua teoria della Relatività Generale, e annunciate al mondo l’11 febbraio 2016 dalle collaborazioni scientifiche LIGO e VIRGO.

Una nuova osservazione è stata annunciata nell’ottobre 2017 e lo stesso anno il Nobel per la fisica è stato assegnato a Barry Barish e Kip S. Thorne, entrambi di Calthech, e Rainer Weiss di MIT, per il loro ruolo nella scoperta delle onde gravitazionali, come promotori e fondatori degli strumenti LIGO.

Le onde gravitazionali sono increspature Spazio-Temporali, previste con la teoria della Relatività generale da Albert Einstein nel 1915, che in pratica espandono e contraggono lo Spazio-Tempo. Un corpo nello Spazio, a causa della gravità, distorce lo Spazio-Tempo intorno a sé. Più è massiccio questo corpo, maggiore sarà la distorsione spazio-temporale e questa piegatura dello Spazio-Tempo determina il modo in cui un corpo celeste interagisce con un altro, ad esempio il Sole con la Terra che gli orbita intorno.

Affinché si crei un’onda gravitazionale, tuttavia, è necessario che ci si trovi in presenza di masse gigantesche, come ammassi di galassie o buchi neri e che ci sia un’asimmetria nella massa, ad esempio un’esplosione, o una collisione tra due buchi neri. La quantità di energia liberata è tale che si crea un’onda gravitazionale che si propaga nell’Universo in tutte le direzioni esattamente come un’onda si propaga nell’acqua se gettiamo un sasso in uno stagno.