Robot “soffici” pronti a sfidarsi nella prima gara internazionale

A Livorno dal 25 al 30 aprile la "Soft Robotics Week"

APR 22, 2016 -

Roma, 22 apr. (askanews) – I robot “soft”, realizzati con materiali soffici e che si ispirano alla natura, si preparano ad affrontare la prima gara internazionale all’interno della “Soft Robotics Week” in programma a Livorno dal 25 al 30 aprile.

L’evento – che rientra nel progetto europeo RoboSoft, Coordination Action Europea FET Open – è organizzato dalla scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con il suo Istituto di BioRobotica e il Centro di ricerca sulle tecnologie del mare e la robotica marina e coinvolge figure di rilievo internazionale tra professori, rappresentanti industriali e giovani ricercatori, con la novità della prima gara internazionale dedicata ai robot soft. In queste singolari sfide sono impegnate 23 squadre di studenti e ricercatori i cui robot si confrontano in prove di abilità legate alla manipolazione di oggetti e nella capacità di muoversi in maniera rapida su terreni, evitando anche eventuali ostacoli.

Tre gli appuntamenti principali: il meeting plenario annuale di RoboSoft (27 e 28 aprile); la RoboSoft Spring School, la scuola per studenti di dottorato tra il 25 e il 29 aprile, e la RoboSoft Grand Challenge, la prima competizione internazionale di robot soft, in chiusura della manifestazione, tra il 29 e il 30 aprile.

La Soft Robotics Week a Livorno conferma il ruolo dell’Italia e della città toscana in particolare al centro del palcoscenico della scena robotica mondiale e rappresenta un’occasione importante per conoscere le più recenti linee di ricerca e le tecnologie connesse alla robotica soft e guardare al futuro di queste applicazioni che interessano diversi settori: dalla biologia alle neuroscienze, dall’architettura al mondo dello spettacolo e dell’animazione, all’industria.

Tra i nomi di rilievo italiani quelli di Cecilia Laschi dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, che segue il coordinamento scientifico della manifestazione, e di Barbara Mazzolai dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), le uniche due scienziate italiane che figurano tra le “25 donne geniali della robotica” selezionate dalla community RoboHub a fine 2015 proprio per aver contribuito in maniera determinante allo sviluppo della robotica soft.