Torna il grande gelo tra Meloni e Macron, lo scontro sull’invito a Zelensky

Con presidente ucraino salta bilaterale ma c'è stato colloquio

FEB 9, 2023 -

Bruxelles, 9 feb. (askanews) – Torna sotto zero la temperatura dei rapporti tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Non si era ancora completamente chiusa la fase di ‘gelo’ seguita alla tensione tra Roma e Parigi sull’Ocean Viking, che si apre un nuovo confronto, forse ancora più duro. Motivo dello scontro, scoppiato ai margini del Consiglio europeo di Bruxelles, la cena a tre di ieri sera all’Eliseo tra lo stesso presidente francese, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto oggi al summit europeo. Una iniziativa che, appena arrivata all’Europa Building, Meloni bolla, con i giornalisti, come “inopportuna”. “Credo – ha spiegato – che la nostra forza in questa vicenda siano l’unità e la compattezza. Io capisco le questioni di politica interna, il fatto di privilegiare le opinioni pubbliche interne, ma ci sono momenti in cui privilegiare la propria opinione pubblica interna rischia di andare a discapito della causa e questo mi pare che fosse uno di quei casi”. A strettissimo giro arriva la risposta, secca, di Macron. “Non posso commentare” quanto detto da Meloni ma “ritengo che invitare Zelensky fosse parte del nostro ruolo, la Francia ha avuto un ruolo particolare dall’inizio del conflitto”. Un ruolo particolare poi confermato, in conferenza stampa, dallo stesso Zelensky: “A Parigi con il presidente Macron e il cancelliere Scholz abbiamo avuto una riunione molto importante e concreta: la considero positiva, sono state prese decisioni concrete ma che non intendo annunciare pubblicamente”. Al momento, secondo quanto si apprende, non ci sarebbe stato un chiarimento tra Meloni e Macron: i due si sono stretti gelidamente la mano in attesa della ‘foto di famiglia’, ma senza praticamente scambiare una parola. Il risultato è che i rapporti tra Italia e Francia, nonostante la recentissima entrata in vigore del Trattato del Quirinale, sono al punto più basso da diversi anni. Proprio mentre, al contrario, è sempre più forte l’asse tra Parigi e Berlino. E in Italia Meloni è sotto l’attacco delle opposizioni. “La pacchia è finita per lei”, dice Giuseppe Conte mentre il Pd parla di atteggiamento “ondivago e inadeguato” del governo e Caldo Calenda di “gravissimo errore” diplomatico. Ma oggi per Meloni era anche il giorno dell’atteso primo incontro di persona con Zelensky, fino a oggi sentito solo telefonicamente. Alla fine l’annunciato bilaterale non c’è stato: dopo il suo intervento in Consiglio l’ucraino ha incontrato i leader a gruppi ma tra un incontro e l’altro si è fermato per un faccia a faccia con la premier di circa un quarto d’ora. Meloni ha confermato il sostegno, anche militare, italiano all’Ucraina e Zelensky ha manifestato la “forte gratitudine” per l’impegno di Roma. I due hanno anche preso accordi, secondo quanto si apprende, per la visita di Meloni a Kiev, che dovrebbe avvenire prima del 24 febbraio, anniversario dell’invasione. Afe/Int14