Cybersecurity, Palazzo Chigi: hacker non hanno colpito istituzioni

"No aggressione da parte di un soggetto statale probabile l'azione di criminali informatici"

FEB 6, 2023 -

Roma, 6 feb. (askanews) – “In merito all’attacco hacker verificatosi su scala mondiale, la riunione tenuta stamane a Palazzo Chigi, coordinata dal sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, con lingegnere Roberto Baldoni e l’ambasciatore Elisabetta Belloni, è servita a verificare che, pur nella gravità dell’accaduto, in Italia nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita”. E’ quanto si legge in una nota di palazzo Chigi. Inoltre, si sottolinea che “nel corso delle prime attività ricognitive compiute da ACN-Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, assieme alla Polizia Postale, non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l’azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un ‘riscatto'”. Nel comunicato di palazzo Chigi, al termine della riunione che si è tenuta per fare un bilancio sugli attacchi hacker di ieri, si ricorda che “l’aggressione informatica, emersa già dalla serata del 3 febbraio e culminata ieri in modo così diffuso, era stata individuata da ACN come ipoteticamente possibile fin dal febbraio 2021, e a tal fine l’Agenzia aveva allertato tutti i soggetti sensibili affinché adottassero le necessarie misure di protezione. Taluni dei destinatari dell’avviso hanno tenuto in debita considerazione l’avvertimento, altri no e purtroppo oggi ne pagano le conseguenze”. “Per fare una analogia con l’ambito sanitario, è accaduto – si spiega – come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorità sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a una opportuna prevenzione, e a distanza di tempo siano emersi i danni alla salute per chi a quella prevenzione non abbia ottemperato. Il lavoro che ACN e Polizia postale stanno svolgendo in queste ore è anche quello di identificare tutti i soggetti potenzialmente vulnerabili, in modo da circoscrivere gli effetti negativi che potrebbero derivare non solo per i loro sistemi informatici, ma pure per la popolazione (si pensi alle ricadute relative al blocco del sistema di una ASL)”. “Si rinnova pertanto la raccomandazione a che tutte le realtà coinvolte intensifichino le misure di prevenzione possibili, ponendosi immediatamente in relazione con ACN, se non vi hanno già provveduto, si sottolinea nella nota.