Lazio, Rocca: la casa? Calenda, Conte e D’Amato strumentalizzano

Accuse imbarazzanti e prive di fondamento

FEB 2, 2023 -

Roma, 2 feb. (askanews) – “La sinistra è imbarazzante. Anziché pensare alla pesante condanna a Alessio D’Amato che ammonta a circa 300 mila euro per distrazione di fondi della Regione Lazio (cosa che avrebbe dovuto fare escludere a monte la sua candidatura), pensa alla mia casa comprata regolarmente e senza alcun favoritismo. E gli sponsor di D’Amato gli vanno pure appresso con accuse infamanti e prive di fondamento”. Così in una nota Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio. “Evidentemente, per la sinistra accettare in modo sereno la prossima sconfitta elettorale è proprio impossibile. Non ci sarebbe nulla da chiarire se non fosse che gli elettori meritano chiarezza. Nel 2019 gli elenchi degli immobili in affitto dell’Enpaia erano regolarmente sul sito e nel febbraio di quell’anno ho inoltrato regolare domanda via mail. A seguito della stessa ho stipulato regolare contratto di locazione per l’abituazione in cui vivo, pagando per oltre tre anni regolarmente un affitto complessivo di euro 2.400 al mese, non proprio una cifra a saldo e a canone di mercato. Dopo oltre tre anni l’ente ha deciso di valorizzare parte del suo patrimonio immobiliare, alienando molte unità abitative, tra cui casa mia. Per cui ho deciso di procedere all’acquisto, insieme ad altre decine di affittuari. La policy dell’ente prevedeva una scontistica commisurata agli anni di locazione e comunque non superiore al 30% rispetto al prezzo fissato da una società terza per coloro i quali erano affittuari da più di 36 mesi e risultavano in regola con il canone. Regole e prezzo di vendita sono state stabilite da Enpaia e valgono per tutti gli immobili di proprietà dell’ente. La delibera di alienazione è del 2020, quindi successiva alla stipula del contratto di locazione. Tutto secondo le regole, insomma. Come me, hanno comprato infatti casa centinaia di altri cittadini che, naturalmente, non fanno notizia perché non sono candidati per il centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio. Quanto alla mia abitazione, la zona mi piace ed è sicuramente bella, ma il mio appartamento non è certamente l’Hotel Plaza. Lo stabile – spiega – necessita di un’importante opera di manutenzione e ristrutturazione e su nove appartamenti totali quattro sono ancora sfitti. Evidentemente non tutti li considerano un affare o un privilegio. Conte poi – l’uomo degli hotel da mille euro a notte – e la sua compagnia cantante, a loro volta si interessano alla mia abitazione, parlando a sproposito di privilegi da vecchia politica. Li invito a fare tranquillamente domanda sul sito, così come ho fatto io, se lo desiderano, e anche Calenda può fare altrettanto, trasferendosi dai Parioli al mio quartiere”.