Donzelli: continuo a chiedere al Pd da che parte sta

L'Italia è sotto attacco e il problema è come ho ricevuto le informazioni?

FEB 1, 2023 -

Milano, 1 feb. (askanews) – “Io chiedo al pd, in questo momento in cui lo stato è sotto attacco da parte degli anarco-insurrezionalisti: da che parte state? E continuo a chiedere: siete con noi dalla parte delle istituzioni e in difesa del 41 bis o no?”. Lo ha detto il deputato di Fdi Giovanni Donzelli ad Agorù su Rai tre. Le opposizioni, ha aggiunto, “possono sollevare le critiche che vogliono, non c’è niente di irregolare. Ma veramente il problema in un momento in cui l’Italia è sotto attacco è come Donzelli ha ricevuto le informazioni?”. Donzelli ha ribadito che quelle rivelate ieri alla Camera non sono “informazioni riservate” e che il problema è che “il pd che va a trovare un terrorista in carcere dando un messaggio sbagliato alla nazione” perché “una parola netta sul carcere duro a Cospito da parte del pd non l’abbiamo sentita”. Già questa mattina, sul Corriere della Sera, Donzelli aveva detto che “quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”. Donzelli nega di aver divulgato nel suo intervento ieri in Aula a Montecitorio intercettazioni, circostanza di cui viene accusato dall’opposizione “ma – afferma – ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti”. Donzelli afferma quindi di non aver ricevuto “nessun documento riservato” e che ha ricevuto le informazioni dal suo collega di partito e sottosegretario Andrea Delmastro. “Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro”, ha detto, aggiungendo che sulla richiesta di dimissioni fatta dall’opposizione se “avessi divulgato documenti riservati di cui fossi venuto a conoscenza tramite il Copasir dovrei dimettermi, certo. Ma il Copasir non c’entra niente. E verificarlo è semplice. Chi non ha senso delle istituzioni è chi è andato a trovare Cospito”. All’obiezione secondo cui è prerogativa dei parlamentari visitare i detenuti e verificare le loro condizioni, Donzelli replica: “E l’esito della visita qual è stato? Il 41 bis mette in sicurezza lo Stato e viene riconosciuto non da un governo, ma dai giudici, nella loro autonomia. Nel caso di Cospito, poi, la firma sotto il provvedimento l’ha messa un ministro di un governo del quale il Pd faceva parte, mentre noi eravamo all’opposizione. Ma noi difendiamo le istituzioni dell’Italia, non una parte”. Donzelli, che è stato travolto dalle critiche per aver chiesto in Aula ieri se “la sinistra sia dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”, replica di aver “solo chiesto ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro”. Mda/Int13