Berlusconi: noi con Nordio, la riforma della giustizia è fondamentale per il governo

"Autonomia valorizzi tutti.Presidenzialismo? Ci penso da 30 anni"

GEN 25, 2023 -

Roma, 25 gen. (askanews) – “Noi sosteniamo con assoluta convinzione le riforme annunciate dal ministro Nordio. La riforma della giustizia è una delle ragioni per le quali è nato questo governo. Una riforma che non è certo contro la magistratura, anzi è dalla parte dei magistrati seri e corretti, che sono la grande maggioranza”. Lo afferma il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in una intervista al Corriere della Sera. “Non esiste alcuna questione politica nella maggioranza su questo. Il ministro Nordio è stato voluto dal presidente del Consiglio che gli ha ribadito anche in questi giorni il suo appoggio. Il centrodestra è unito e proprio su questi temi lo ha dimostrato pochi giorni fa in Parlamento”, ribadisce Berlusconi. Quanto alle intercettazioni, osserva il leader azzurro, “è molto semplice: non possiamo trattare ogni cittadino come se fosse un sospetto mafioso. Il diritto alla privacy di ciascuno di noi è fondamentale. Può essere sacrificato solo in casi eccezionali e per ragioni gravissime. L’idea che “non esistano innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti”, come diceva uno dei protagonisti di “Mani pulite” è un incubo orwelliano, è il simbolo del male che vogliamo combattere”. Insomma, rilancia, “l’idea che essere garantisti significhi essere meno fermi nella lotta alla mafia è semplicemente assurda” e “il fatto che si continui a ripeterlo dimostra soltanto quanta faziosità, quanta falsità e quanta incultura giuridica esistano in alcuni settori, per fortuna minoritari, della magistratura, del giornalismo e naturalmente della politica”. L’autonomia differenziata? “Noi siamo un grande partito nazionale, non possiamo permettere che su questo tema vi siano contrapposizioni territoriali. L’autonomia è una giusta esigenza che deve valorizzare tutti, Sud e Nord, senza dimenticare il Centro e la Capitale, non certo privilegiare qualcuno a discapito di altri. Il presidenzialismo, al quale penso da trent’anni, va realizzato con il concorso di tutti, anche delle opposizioni, che però non hanno un diritto di veto. Su strumenti ad hoc per le riforme non sono pregiudizialmente contrario, ma vedo il rischio di un forte al-lungamento dei tempi. Le procedure ordinarie probabil-mente consentono di marciare più spediti”, conclude. Vep/Int13