Mattarella: evasione grave ma fatto molto. Pnrr non cambia

Visita Stato presidente in Svizzera, rinnova appello a unità Ucraina

NOV 29, 2022 -

Berna, 29 nov. (askanews) – “L’evasione è senza dubbio un problema grave per molti paesi ed è un problema importante per l’Italia ma è già stato fatto molto e nel Pnrr è un tema sottolineato con molta concretezza, è già stato definito con l’Ue e non vi sono segnali che venga cambiato”. Poche ore dopo aver firmato la legge di bilancio autorizzata per l’esame delle Camere con i suoi contenuti “discussi” proprio in Europa sul tema del fisco e del contante il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha risposto così alle domande dei giornalisti in merito agli impegni presi con l’Europa sulla lotta all’evasione fiscale in relazione ai fondi del Pnrr. Mattarella non vuole entrare nel merito di temi che riguardano le decisioni dell’esecutivo ma si limita a ricordare che la linea è già indicata in quel Piano di ripresa e resilienza concordato con l’Europa. Il capo dello Stato però non ci sta a vedere descritta l’Italia in cima alle preoccupazioni di Bruxelles e perciò esorta alla “cautela”: “Sono sempre diffidente quando sento queste definizioni: maglia nera, ultimo in classifica, sono sempre refrattario dall’uso di queste definizioni che sono sostanzialmente ascientifiche” perché i criteri di valutazione sono diversi nei diversi paesi, spiega. La visita di Stato in Svizzera è stata l’occasione del capo dello Stato per rilanciare i suoi appelli all’unità e alla coesione dell’Europa nell’affrontare la minaccia russa: “Le autocrazie sfidano il modello di pacifica convivenza internazionale e di convivenza democratica: è questione grave e non dobbiamo sottovalutarla”. Secondo Mattarella queste sfide “non possono essere agevolate da incertezze e divisioni fra i popoli liberi” perché “una efficace difesa dei valori democratici e dello Stato di diritto è una responsabilità che ricade su noi tutti, popoli liberi del continente”. Altro tema di grande interesse per l’Italia sono i rapporti tra Ue e Svizzera, il Presidente della Repubblica assicura che il nostro paese “farà di tutto” per riavvicinare le posizioni tra Bruxelles e Berna dopo lo stop alle trattative sull’accordo quadro per definire i rapporti con l’Unione. “La collaborazione sempre più stretta tra la Confederazione svizzera e l’Unione europea è un valore alla cui crescita siamo tutti chiamati a contribuire”, ha sottolineato. “La decisione di porre fine al negoziato sull’accordo quadro istituzionale” ha rappresentato per il capo dello Stato una battuta d’arresto ma è “vivo auspicio dell’Italia che il confronto possa presto riprendere su nuove e più robuste basi”. Secondo Mattarella “lo sviluppo di relazioni sempre più strette tra Berna e l’Unione europea non solo non va abbandonato ma, anzi, a nostro avviso, va coltivato con ancora maggiore convinzione. Unione europea e Confederazione sono partner necessari, affidabili, amici, interdipendenti, uniti da un destino comune dettato dall’appartenenza alla civiltà europea”. Su questo c’è sintonia con il presidente elvetico Ignazio Cassis che ha detto: “La Svizzera è uno stato profondamente europeo anche se non è nell’Ue” e lo ha dimostrato in tanti campi, nel Covid come nella vicenda Ucraina: “continueremo a contribuire a promuovere pace, democrazia e stabilità sulla base del nostro statuto di neutralità – ha assicurato -, come abbiamo fatto con la conferenza per la ricostruzione a Lugano. Il conflitto richiede solidarietà dei paesi e di vie concrete per migliorare la cooperazione sulla sicurezza”.