Lombardia, Fdi vs Lega sulla caccia in consiglio regionale

Mazzali: Rolfi definisce illegittimi emendamenti mai presentati

NOV 12, 2022 -

Roma, 12 nov. (askanews) – Fdi vs Lega sul tema della caccia in Lombardia. Sull’attività venatoria, sostiene in una nota Barbara Mazzali, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Lombardia, la “realtà non è quella raccontata dalla Lega”. Mazali attacca l’assessore Rolfi che, sottolinea, “dovrebbe leggere con più attenzione la sentenza 126/2022 della Corte Costituzionale, dove la norma per la segnatura dei capi sul tesserino è stata giudicata legittima, al contrario di quanto lui afferma”. Mazzali fa presente, inoltre, che “gli emendamenti proposti giovedì in Commissione Agricoltura erano già stati approvati a larga maggioranza, con parere favorevole della Giunta, in VIII Commissione 6 mesi fa in occasione della modifica del regolamento regionale 16/2003. Ciononostante, l’Assessore Rolfi ha deciso di non recepirli, costringendo i proponenti a ripresentarli giovedì in Commissione Agricoltura. Facciamo notare che uno degli emendamenti proposti, e poi bocciati, era a prima firma del Capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Roberto Anelli, che a febbraio lo presentò su spinta della Giunta, e che ora la stessa Giunta, per voce di Rolfi, afferma che è illegittimo”. “Gli emendamenti proposti da noi di Fratelli d’Italia, erano stati condivisi con le Associazioni Venatorie, passati al vaglio dei nostri uffici legislativi con parere favorevole, e contestualizzati alla norma nazionale; non erano mai stati presentati e quindi ci si chiede come può Rolfi, che non ci risulta essere un esperto giurista, definirli illegittimi”, accusa. Fdi, conclude la nota, “ha proposto soluzioni politiche a problemi reali del mondo venatorio con lo scopo di dare una risposta concreta alle richieste dei cittadini. L’eventuale passaggio presso la Corte Costituzionale delle norme approvate costituisce, nelle regole del gioco democratico, un normale momento di confronto tra istituzioni e organi dello Stato affinché si possano correggere eventuali criticità, come avviene di consueto. Il vero problema, è che vi è stato un rifiuto a prescindere sia sulla discussione dei problemi sia sulla discussione delle possibili soluzioni”, conclude.