Mattarella dall’Olanda richiama: Ue si su valori e diritti umani

Silenzio preoccupato su crisi Roma-Parigi, la speranza è che si sgonfi presto

NOV 10, 2022 -

Amsterdam, 10 nov. (askanews) – Dall’Olanda Sergio Mattarella rinnova il suo invito alla “responsabilità” dei paesi fondatori, come sono Italia e Paesi Bassi, di rendere la casa comune europea un luogo di valori e di difesa dei diritti, compresi i diritti umani. Un richiamo che il Capo dello Stato lega alla vicenda Ucraina ma che può benissimo valere per tutte le altre sfide che l’Europa sta affrontando, da quella della crisi energetica a cui è legata la crisi economica ma in fondo anche a quella dei migranti. E’ sui migranti che, intanto, tra Roma e Parigi si sta consumando una piccola crisi diplomatica che l’inquilino del Colle osserva con preoccupato silenzio. Il mantra che filtra è che il momento è complicato ma l’auspicio è che si possa risolvere a breve visto che si tratta di un botta e risposta tra ministri dell’Interno, vicenda dunque molto diversa da quella che si verificò all’epoca dei gilet gialli quando la Francia ritirò il suo ambasciatore. Del resto il dibattito politico francese dimostra che su questo tema si sta consumando anche una battaglia tutta interna tra Macron e i partiti di destra. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani che accompagna il Presidente nella sua visita nei paesi Bassi e che ha ribadito la linea del governo: “il problema è politico, sulla distribuzione dei migranti c’è chi ha rispettato i patti e chi no”, più tardi interpellato dai cronisti sulla gravità della situazione dice: “Ma no, io ho solo detto che la reazione francese è stata sproporzionata, non è un termine da crisi questo”. Mattarella si concentra quindi sui rapporti bilaterali con l’Olanda. Oggi si è recato all’Aia dove ha incontrato prima i vertici delle Camere, il Presidente del Senato, Jan Anthoine Brujin e la vicepresidente della Camera, Roelien Kamminga. Quindi il colloquio con il primo ministro Mark Rutte. A tutti gli interlocutori il Capo dello Stato ha ribadito il suo appello a fare dell’Ue “una casa comune e una comunità di valori e non solo di economie”. Secondo Mattarella bisogna sentire “la responsabilità di essere paesi fondatori della Ue cioè di renderla sempre più una casa comune, una comunità di valori, di diritti, di diritti umani non solo di rapporti economici”. “L’Europa ha attraversato molte crisi – ha ricordato il Capo dello Stato – da quella pandemica a quella energetica indotta anche dalla guerra, la UE ha dato risposte efficaci e ha reagito in maniera compatta alla crisi indotta dal comportamento del governo russo” e perciò “come abbiamo superato le precedenti crisi ora occorre superare quella energetica”, ricordando che “la nostra economia è connessa e che in Europa ci sono paesi piccoli e paesi che non hanno ancora capito di essere piccoli. Nessuno può farcela da solo”. Domani in occasione dei trent’anni del Trattato sull’Unione europea Mattarella terrà a Maastricht un discorso all’House of government sulle prospettive dell’Europa.