Calenda: la benedizione dall’estero è un altro errore di Letta

Meloni nervosa e arrabbiata, mai al governo con lei premier

SET 20, 2022 -

Elezioni Milano, 20 set. (askanews) – “Letta ha fatto un altro errore. Non si va all’estero a prendere la benedizione di un partito che è di un’altra nazione, che chiaramente ti dice quello che tu vuoi fargli dire. Perché queste sono elezioni italiane, si convincono cittadini italiani”. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda, in un’intervista a Rtl 102.5. Poi ha aggiunto “Che la Meloni rappresenti un pericolo democratico per il Paese lo escludo: rappresenta l’incapacità di governare il Paese. Nel centrodestra non sono d’accordo su flat tax, su leva militare, la pensano diversamente. Quella coalizione non vedrà la luce, perché si detestano a vicenda, non possono reggere. Il rischio vero è lo sfascio, non il fascio”. “Il 26 – ha detto ancora- scopriremo che nessuno avrà i numeri per governare e nessuno ha voglia di governare. La Meloni non sembra una persona che sta per vincere le elezioni: è nervosa, arrabbiata con tutti. Se sai che stai per coronare un percorso non fai una campagna di aggressività. La Meloni propone uno slogan che dice ‘Sull’Europa è finita la pacchia’, che è uguale a quello di Conte e di Salvini”. Quanto a cosa accadrebbe se Mattarella chiedesse ad Azione di sostenere un governo con Giorgia Meloni, in caso di una maggioranza risicata, “no -ha risposto Calenda- quel governo ha valori lontani dai nostri, Meloni sta facendo campagna elettorale dicendo cose di totale irresponsabilità. La Meloni ha un posizionamento europeo che per l’Italia è mortale, pericolosissimo. Non vuole il rigassificatore di Piombino e ha fatto il referendum sulle trivelle: perché lo ha fatto? Non sarei mai disposto a sostenere un suo governo, in caso di una maggioranza risicata”. Mda/Int13