Aborto, Piccolotti: in Umbria donne costrette ascoltare battito feto

"Come accade in Ungheria"

SET 15, 2022 -

Elezioni Roma, 15 set. (askanews) – “In Umbria i consultori familiari sono quasi smantellati e abbiamo avuto segnalazioni di donne e di associazioni femministe che sta già accadendo quello che accade in Ungheria. Dal 15 settembre ci sono donne costrette, prima di interrompere la gravidanza, ad ascoltare il battito del feto, vengono addirittura fatte tornare in ospedale più volte perchè all’inizio non si riesce ad ascoltarlo”. Lo ha detto in una conferenza stampa alla Camera, insieme all’europarlamentare dei Verdi Eleonora Evi, Elisabetta Piccolotti, candidata alle prossime elezioni con Sinistra italiana. “Chiediamo al ministero della Sanità di inviare degli ispettori e di verificare se queste segnalazioni corrispondono al vero perché è una forma di pressione gravissima” ha aggiunto Piccolotti. “Non basta essere donna per fare politiche a favore delle donne, la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei, è una donna ma fa politiche contro le donne… Siamo convinte che i diritti delle donne siano messi in pericolo in questa campagna elettorale, siamo molto preoccupate dalle parole di Giorgia Meloni sul diritto a non abortire che è già garantito, dietro una gigantesca retorica della rassicurazione Meloni sta mettendo in campo nelle regioni dove governa il suo partito, l’Umbria e le Marche, delle misure che criminalizzano le donne che vogliono abortire”, ha poi aggiunto Piccolotti. Infine hanno concluso Piccolotti ed Evi, “i centri antiviolenza sono senza finanziamenti da otto mesi, chiediamo che ci sia più attenzione e ascolto. E’ una vergogna che ogni giorno si legga un caso di cronaca di una donna uccisa in ambito familiare e a questo non corrisponda più nè un commento nè un’azione istituzionale”.