Vassallo, Decaro: dodici anni dopo è ancora esempio di coraggio

Torniamo a chiedere verità e giustizia

SET 5, 2022 -

Vassallo Roma, 5 set. (askanews) – “Per i sindaci italiani il 5 settembre è un giorno di dolore e di memoria. Sono passati dodici anni ma per noi il ricordo di Angelo Vassallo è vivo come il primo giorno dopo il gesto criminale che lo strappò ai suoi cari e alla gente di Pollica. Ricordo ancora la forza di quella comunità, che insieme a noi sindaci nel 2019 sfilò tra le vie del paese per chiedere giustizia e verità”. Lo afferma in una nota Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci. “Quel giorno – aggiunge – firmammo un manifesto che ci impegnava nella difesa della bellezza e della legalità. Perché l’assassino di un sindaco, oltre che una ferita profonda ai suoi affetti e alla sua gente, è una ferita inferta all’intero Paese e ai suoi rappresentanti”. “Tutti i momenti della vita di Angelo – prosegue Decaro -contribuiscono a rendere forte il ricordo e il rimpianto: il suo lavoro quotidiano di sindaco, il suo impegno al servizio della comunità e del territorio, la sua strenua difesa della legalità contro le infiltrazioni camorristiche, la sua passione per la bellezza e l’unicità dell’ambiente del Parco naturale del Cilento”. “A distanza di anni, Angelo Vassallo rimane per noi un modello e un punto di riferimento, come lo è stato per tutti i cittadini italiani e per le istituzioni anche internazionali. Purtroppo, la sua morte per mano criminale – sottolinea il sindaco di Bari – rimane anche un triste esempio di cattiva giustizia. Tanti anni sono trascorsi e ancora gli esecutori e i mandanti del delitto non hanno un nome, nonostante la matrice camorristica dell’omicidio sia stata chiara a tutti fin dal primo istante”. “Oggi ci sono delle persone indagate ma nel giorno dedicato alla sua memoria, noi sindaci torniamo a chiedere ancora con più forza che sia fatta verità e giustizia. Anche per questo l’Anci chiederà di costituirsi parte civile nel processo”, conclude Decaro.