M5s, Conte: tetto due mandati non è un diktat

Non manderemo in soffitta Taverna, Fico, Bonafede

LUG 27, 2022 -

M5s Roma, 27 lug. (askanews) – «Questa settimana chiuderemo la partita” sul tetto dei due mandati “che è importante per il M5S ma forse genera poco interesse fuori. Non è un diktat, ma lo spirito della regola sarà in ogni caso salvaguardato». Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte in una intervista al Corriere della Sera assicurando che big come Fico, Taverna, Bonafede “non hanno gettato la spugna”. Ha aggiunto: “Siamo una comunità che pone al suo fondamento la dignità della persona” e “in ogni caso non manderemo in soffitta chi per dieci anni ha preso insulti per difendere i nostri ideali e per contribuire in Parlamento a realizzare le nostre battaglie. Una cosa è certa, la loro esperienza sarà in ogni caso preziosa». Sulle Parlamentarie o altre forme di selezione in vista delle elezioni del 25 settembre Conte ha rilevato che “il problema purtroppo sono i tempi strettissimi, ma cercheremo lo stesso di coinvolgere la nostra comunità sia sul programma sia sulle liste”. Ci sarà il suo nome nel simbolo alle elezioni? «È una decisione che non abbiamo ancora affrontato, ma che prenderemo nell’esclusivo interesse del Movimento». Di Battista ha detto che valuterà in questi giorni se candidarsi o meno…”Con lui non ci sentiamo da tempo, ma lo faremo presto – ha assicurato Conte – la nostra è una comunità aperta al contributo di tutti, ma rispetto al passato la linea politica si decide negli organi preposti e poi si rema tutti dalla stessa parte. In politica estera la nostra posizione ad esempio è stata sempre chiara: collocazione euro-atlantica, ma senza inginocchiamenti». Sulle dimissioni di Davide Crippa da capogruppo il leader grillino ha spiegato che «Crippa ha portato avanti una posizione che si è rivelata minoritaria nel gruppo della Camera. Rispetto la sua opinione, ma era il capogruppo e le sue dimissioni mi sembrano conseguenti». Infine sulle alleanze in essere con il Pd al comune di Napoli e alla Regione Lazio infine Conte ha sostenuto che “le amministrazioni già nate e che lavorano bene vanno avanti, ma se il Pd nell’azione amministrativa dovesse fare strane inversioni sui valori condivisi ne trarremo le dovute conseguenze».