Calenda e Bonino hanno presentato il loro “Patto repubblicano aperto”

Escluso solo chi ha fatto cadere Draghi. Gelmini ci sta

LUG 25, 2022 -

Politica Roma, 25 lug. (askanews) – Un Patto repubblicano di Azione e +Europa “aperto a tutti coloro che sono liberali, europeisti ed atlantisti” e che “cercano un alleanza sui contenuti” a partire “dall’agenda Draghi” e dal “proseguimento dell’attuazione del Pnrr”. Così Carlo Calenda, segretario nazionale di Azione presentando questa mattina alla Stampa Estera a Roma, assieme, tra gli altri, ad Emma Bonino e Benedetto Della Vedova di + Europa. “Oggi siamo qui con delle proposte concrete, con una agenda vera, con un patto repubblicano per il Paese, vediamo che cosa dice il Pd. Ma noi non ci rivolgiamo solo a Letta e al suo partito, anche a tutte le persone che sono uscite da Forza Italia e che non si ritrovano nella linea di Silvio Berlusconi che ha fatto cadere il governo Draghi, solo perché gli hanno proposto la presidenza del Senato”, ha aggiunto sottolineando “di non essere aperto a chi ha fatto cadere il governo Draghi”. I vari punti del Patto repubblicano vanno dal delegare più poteri all’Unione Europea, al ‘no’ alla spesa in deficit, dalla revisione del reddito di cittadinanza alle opere infrastrutturali per l’energia dove necessari, dalla detassazione del lavoro allo Ius Scholae, dalla gestione dei flussi di immigrazione alla riforma della concorrenza e a quella della Giustizia. “Cerchiamo un’alleanza sui contenuti che portiamo oggi. Rigassificatori, termovalorizzatori, se necessario fatti militarizzando le aree in cui dovranno esserci. Vuol dire revisione del reddito di cittadinanza, vuol dire anche salario minimo. Facciamo un’agenda, un Patto repubblicano aperto ai cittadini e alle personalità politiche. Chi ci vuole stare ci sta e noi siamo molto contenti”, ha proseguito Calenda. Da parte sue Bonino ha detto che “non sono le tavole della leggi, non è un programma elettorale, è un documento abbastanza riflettuto e ben strutturato che vuole aprire una riflessione ad eventuali colleghi di diverse provenienze”. Il Patto repubblicano, “non è un carcere, né una chiesa, ma un tentativo per chiamare a raccolta le tante persone liberali, europeiste, atlantiste senza se e senza ma, che esistono nel nostro Paese”. E al termine della presentazione è arrivata l’adesione della ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, fuoriuscita da Forza Italia, che con un tweet a Calenda ha scritto. “Ho letto il manifesto di Azione: europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza. È l’agenda Draghi ed è quello che serve all’Italia. Carlo Calenda io ci sono, vediamoci”. Immediata la risposta via social del segretario di Azione. “Con piacere”. Bla/Int2