Draghi: la maggioranza di unità nazionale non c’è più, ho tentato di ricomporre ma non è bastato

Cosa ha detto il premier ai ministri annunciando le dimissioni

LUG 14, 2022 -

Governo Roma, 14 lug. (askanews) – Il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine della giornata segnata dalla decisione del Movimento 5 stelle di non votare la fiducia sul decreto Aiuti, ha convocato i ministri e ha annunciato loro che avrebbe rassegnato le dimissioni “nelle mani del Presidente della Repubblica”. La decisione di lasciare, ha spiegato, Draghi l’ha presa perché “le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”. Draghi ha rivendicato di aver messo, negli ultimi giorni, “il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche” ma “come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente”. “Dal mio discorso di insediamento in Parlamento – ha ricordato Draghi – ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli italiani”. Finito il consiglio dei ministri, Draghi – dopo un primo incontro informale, prima del Cdm – è tornato al Quirinale a rassegnare, come annunciato, le sue dimissioni ma Mattarella, le ha respinte e ha invitato il presidente del Consiglio a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni. E mercoledì Draghi si presenterà alle Camere. Afe/Int14