Lombardia, Strada(Lce): aperture Case comunità senza cronoprogramma

Assurdo, si naviga a vista, ritardo difficile da recuperare

LUG 5, 2022 -

Sanità Milano, 5 lug. (askanews) – “Oggi prendo atto che la Regione Lombardia non ha un cronoprogramma certo e verificabile delle aperture della Case di Comunità. La risposta alla mia interrogazione urgente fornita dalla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti è inaccettabile”. Lo ha scritto in una nota Elisabetta Strada, consigliere regionale del Gruppo Lombardi Civici Europeisti al Pirellone. “Avevo chiesto quali fossero le tempistiche dettagliate delle aperture, quali fossero le risorse di personale sanitario e socio-assistenziale dedicate a ciascuna struttura e quando questi dati sarebbero stati resi disponibili al Consiglio Regionale. In risposta ho ricevuto una tabella che riporta soltanto la localizzazione delle Case di Comunità e degli Ospedali di Comunità contenente una generica indicazione dell’anno in cui essi dovrebbero divenire operativi. Assurdo” ha aggiunto. “Faccio fatica a credere che la Regione non abbia il polso della situazione in una materia così sensibile e importante per tutti i cittadini, ma è esattamente ciò che è emerso – ha proseguito Strada -. Si è fatto riferimento a una Cabina di Regia che sta monitorando le aperture, ma mi chiedo cosa ci sia da monitorare quando manca del tutto la programmazione di quelle aperture”. “La realtà è che si naviga a vista aspettando le autodichiarazioni delle singole strutture e questo non è ammissibile per qualsiasi amministrazione, figuriamoci per quella della più grande regione italiana. Lo stesso assessore Moratti nel corso di una seduta della Commissione Sanità aveva dichiarato che entro il 2022 le Case di Comunità sarebbero dovute essere 75 (nella tabella distribuita ne sono comunque previste 78 e manca per esempio la Casa di Comunità di Cernusco sul Naviglio che, condizionale d’obbligo, dovrebbe aprire entro quest’anno); ad oggi il sito istituzionale della Regione ne riporta come inaugurate e pienamente operative solo 19” ha continuato. “Siamo a luglio e francamente mi sembra che il ritardo stia diventando sempre più difficile da recuperare, nonostante ci siano i fondi del Pnrr che in tutta evidenza la Regione pare non essere in grado di spendere al meglio” ha concluso.