Ue, no a nuovo summit su prezzo gas ma ipotesi Consiglio energia

Ma importante che Commissione Ue presenti prima proposta tetto

GIU 24, 2022 -

Ue Bruxelles, 24 giu. (askanews) – La richiesta del presidente del Consiglio Mario Draghi di convocare a breve (prima della pausa estiva) un vertice Ue straordinario per decidere di fissare un tetto al prezzo del gas russo potrebbe essere adattata a una soluzione più pragmatica, ma comunque efficace: quella di dedicare alla questione un Consiglio Ue straordinario dei ministri dell’Energia. E’ una ipotesi che, a quanto si apprende, sta circolando a Bruxelles, durante la seconda giornata del Consiglio europeo, in corso, che è dedicata alle questioni economiche e monetarie, con una discussione a cui partecipano anche la presidente della Bce Christine Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Non c’è “appetito” da parte dei leader e del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, per un nuovo summit straordinario in luglio, ma il processo decisionale Ue non ha bisogno che si pronuncino i leader per misure di questo tipo: basta la normale macchina decisionale comunitaria, con la presentazione della proposta da parte della Commissione, il negoziato fra i governi al Coreper (il comitato degli ambasciatori permanenti presso l’Unione) e poi le decisioni nelle diverse formazioni ministeriali dei Ventisette in Consiglio (più il negoziato con il Parlamento europeo nelle questioni di legislazione ordinaria). In questo caso, comunque, prima ancora di parlare della convocazione di un Consiglio energia straordinario, la prima mossa dovrebbe essere la presentazione di una proposta per la fissazione del tetto ai prezzi del gas russo da parte della Commissione europea. I capi di Stato e di governo avevano già sollecitato la Commissione in questo tempo durante il Consiglio europeo straordinario del 30 e 31 maggio, ma l’esecutivo Ue non ha ancora ottemperato, e non sembra aver fretta di farlo. La bozza di conclusioni del vertice Ue in corso prevede che vengano richiamate le conclusioni del 30 e 31 maggio, e questo già basterebbe, ma potrebbe anche essere aggiunta una ulteriore sollecitazione, magari con un’indicazione temporale. Comunque, la responsabilità dell’organizzazione dell’eventuale riunione strardinaria dei ministri dell’energia ricadrebbe sulla presidenza di turno semestrale del Consiglio Ue, che sta esercitando la Francia fino a fine giugno, e che tocca alla Repubblica ceca dal primo luglio.