Lamorgese: contro la mafia serve omogeneità di regole tra Paesi

"Pnrr è il 'banco di prova' per tenere lontano mani della mafia"

MAG 25, 2022 -

Mafia Milano, 25 mag. (askanews) – “Il rischio di riciclaggio, emerso prepotentemente all’inizio del Millennio, ha finito per rafforzare la convinzione” che occorre “un approccio globale alla lotta alla mafia. Serve omogeneità di regole e di comportamenti tra i vari Paesi” perché “è evidente che in un mondo globalizzato le mafie agiscono su piani molteplici, proiettandosi al di fuori della dimensione nazionale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenendo al convegno “Il ruolo della finanza nella lotta alla mafia” nell’ambito delle celebrazioni a Milano per il trentesimo anniversario della Dia. Il Pnrr, ha osservato Lamorgee, è “un nuovo banco di prova” ma “abbiamo tutti gli strumenti per impedire che le mani delle mafie possano infiltrarsi e allungarsi sulle risorse che dovranno essere destinate alla ripresa del nostro Paese a seguito dello shock pandemico di questi due anni”. La legislazione antimafia, prosegue il ministro dell’Interno, “ha rafforzato i suoi presidi per scongiurare che la destinazione delle risorse risulti compromessa dalle ingerenze criminali”, ed è “importante che venga sviluppata sensibilità delle imprese sul profilo reputazionale, anche con l’adozione di codici etici”. “Per un’economia libera dall’ipoteca mafiosa – ha concluso il ministro dell’Interno – c’è bisogno di legalità e di denuncia. E la mafia è la negazione di questo perché si alimenta di omertà, paura, rassegnazione e conta sulla convenienza di pochi per umiliare tutti, anche quelli che pensano di trarne una condizione di vantaggio. A due giorni dalla memoria di Falcone, ricordarlo oggi credo che sia il più significativo omaggio che possiamo rendere alla sua eredità morale e intellettuale”.