Uncem: 110 mln euro a Fondo Nazionale Montagna 2022, cifra mai vista

Bussone: dal 2023, il fondo passa a 200 milioni

MAG 24, 2022 -

Montagna Roma, 24 mag. (askanews) – “Sono 110 milioni di euro, una cifra annuale mai vista, nel Fondo nazionale Montagna 2022. 110 milioni che il Dipartimento per gli Affari regionale e le Autonomie, guidato da Ermenegilda Siniscalchi, con il direttore Giovanni Vetritto, su mandato della ministra Mariastella Gelmini, andrà a ripartire alle Regioni nelle prossime settimane. E da qui, le Regioni li investiranno con i Comuni, le Unioni montane, le Comunità montane”. Così ad askanews, Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani. “Consentiranno diverse progettualità, dalla creazione di Green Communities, a nuovi impianti con fonti rinnovabili, da interventi per ridurre il rischio idrogeologico a progetti per le filiere forestali. Ma anche infrastrutture digitali, contro il digital divide dei territori, e riorganizzazione dei servizi, come previsto dalla Strategia nazionale Aree interne”, ha spiegato Bussone. “Il fondo di 100 milioni è stato previsto dalla legge di bilancio statale 2022. Si aggiungono alcune annualità precedenti, con risorse economiche non ancora spese. Dal 2023, il fondo passa a 200 milioni. Un importante risultato secondo Uncem, al quale abbiamo contribuito. Ringraziamo la ministra Gelmini, insieme con tutti i Parlamentari che in Parlamento hanno lavorato sulla legge di bilancio per portare il fondo montagna nazionale a 100 milioni nel 2022 e raddoppiarlo nel 2023. Ora dobbiamo lavorare superando campanilismi e frammentazioni, rafforzando il sistema istituzionale, come più volte abbiamo detto nel corso degli Stati generali della Montagna del 2019 e del 2020”, ha aggiunto. “Dar forza agli Enti sovracomunali montani, come già hanno fatto Francia e Germania, permette di incontrare i bisogni delle comunità e investire bene risorse economiche disponibili, fondo nazionale montagna e PNRR, oltre che risorse della nuova Programmazione europea. Un lavoro importante, enorme. Che richiede Enti solidi, sussidiarietà tra Stato, Regioni, Autonomie, come sancito dalla Costituzione, all’articolo 44 e nel Titolo V. Ma anche una capacità politica nuova, unita a progettualità, visione, strategie per stare nella transizione ecologica ed energetica. La montagna ne è protagonista”, ha concluso Bussone.