Corteo del 25 aprile a Milano, tra voglia di partecipare e contestazioni

Alla manifestazione nazionale anche Enrico Letta e Roberto Speranza

APR 25, 2022 -

25 aprile Milano, 25 apr. (askanews) – Sono decine di migliaia le persone che a Milano stanno partecipando alla manifestazione nazionale per celebrare il 77esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Partito intorno alle 14:30 da Porta Venezia il corteo è diretto in piazza del Duomo dove a breve si terranno i discorsi ufficiali del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, del presidente milanese e di quello nazionale dell’Anpi, Roberto Cenati e Gianfranco Pagliarulo, del presidente dell’Aned, Dario Venegoni, e del segretario della Cgil, Maurizio Landini. In piazza sono presenti tutte le sigle politiche dal centrosinistra alla sinistra radicale fino agli anarchici (a partire dal leader del Pd e dal quello di Articolo Uno, Enrico Letta e Roberto Speranza), il Movimento 5 Stelle, i sindacati (autonomi compresi), le associazioni della società civile, e l’imponente spezzone di “Milano contro la guerra” che racchiude diverse sigle politiche, realtà della galassia pacifista, alcuni centri sociali e collettivi antagonisti. Il piacere di tornare a sfilare il 25 aprile dopo due anni di stop per la pandemia, è al momento assolutamente superiore a quella di polemizzare sulle diverse visioni del sostegno al popolo ucraino, soprattutto dopo il “chiarimento” di Pagliarulo sulla guerra in Ucraina, anche se naturalmente fin da subito non sono mancati slogan e striscioni contro il premier Draghi, la Nato e il Partito Democratico che “li appoggia” da parte di alcuni militanti dei Carc. Contestazione condannata immediatamente da Letta, Sala e Pagliarulo, che hanno sottolineato l’importanza dell’unita in una giornata come questa. Un altrettanto sparuto gruppetto di manifestanti delle associazioni “Milano Vapore” e per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan” sventola alcune bandiere dell’Alleanza Atlantica e degli Stati Uniti, cosa che non fanno invece i sostenitori della Brigata ebraica, tradizionalmente bersaglio delle constestazioni di alcuni militanti antimperialisti e filopalestinesi. La manifestazione è colorata e giosa, con tante bandiere della pace, ucraine e italiane e tante le famiglie con figli, i giovani e i giovanissimi insieme con gli ultimi partigiani e deportati ancora in vita. Il sindaco Sala questa mattina a margine della deposizione in Comune della corona alla lapide della città Medaglia d’oro della Resistenza, aveva affermato che contestare la Nato “è assolutamente folle”, ricordando poi che il 25 aprile è “alla base della nostra democrazia” ed è “qualcosa su cui non ci si può dividere”. Alp/Int2