Pnrr, Carfagna: quota 40% fondi al Sud sarà rispettata e superata

"Al lavoro per elaborare ulteriori meccanismi di salvaguardia"

APR 7, 2022 -

Pnrr Roma, 7 apr. (askanews) – “Il Dipartimento per la Coesione, d’accordo con il Mef e la Cabina di regia del Pnrr, ha intrapreso un’azione di monitoraggio ex ante” sulle ricadute territoriali dell’intero Pnrr. “Grazie a questo monitoraggio abbiamo ora una conoscenza approfondita delle ricadute territoriali dell’intero piano e sappiamo di essere in grado di rispettare e di superare la quota del 40% perché la quota attuale è del 40,8%, pari a oltre 86 mld su un totale di 211 territorializzabili e conosciamo anche gli ambiti di criticità sui cui bisogna intervenire”. Lo ha detto la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna rispondendo, nel corso del Question Time al Senato, a una interrogazione del senatore Magorno (Iv) sulla salvaguardia delle quote di investimenti del Pnrr destinate al Sud. “E’ stata un’operazione di trasparenza – ha spiegato Carfagna – che servirà soprattutto nei prossimi anni per l’attuazione materiale del piano, anche di sensibilizzazione delle amministrazioni sul rispetto delle quota Sud. Per fare un esempio, nei bandi per il Ministero dell’Istruzione il riparto territoriale si è basato sui fabbisogni territoriali che ha portato ad un’assegnazione di risorse alle regioni del Sud superiori al 50%. In questi bandi è stata peraltro prevista una esplicita Clausola di salvaguardia Intra Sud come quella evocata” dal senatore Magorno. “Le risorse eventualmente non assorbite su base regionale – ha proseguito Carfagna – saranno dedicate agli interventi delle altre regioni del Sud e stiamo invitando le diverse amministrazioni a esplicitare nei loro interventi a bando clausole di salvaguardia come questa”. “Nel complesso degli interventi del piano è tuttavia evidente che l’esplicita apposizione di questa clausola Intra Sud potrebbe non essere sufficiente laddove l’intera capacità degli enti territoriali del Sud fosse inferiore all’intera quota Sud di risorse per un determinato intervento. Per questo i miei uffici – ha concluso la ministra – sono al lavoro per elaborare ulteriori meccanismi di salvaguardia che permettano di trattenere le risorse eventualmente non spese nei territori cui per norma sono destinate”.