Sisma L’Aquila, Giacomoni (Fi): ricordo indelebile

E' una tragedia che insegna che si può sempre ripartire

APR 6, 2022 -

Sisma Abruzzo Roma, 6 apr. (askanews) – “Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2009, alle 3.32 del mattino, una scossa di terremoto di 5,8 gradi della scala Richter distrusse in pochi minuti gran parte del centro storico de L’Aquila e molti paesi vicini. Il bilancio fu pesantissimo: più di 300 le vittime, 1.600 i feriti, decine di migliaia gli sfollati. Ricordo perfettamente il 6 aprile del 2009, ero consigliere a Palazzo Chigi del presidente Berlusconi”. Lo ricorda il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro. “Risuona ancora nella mia mente – prosegue- la telefonata della scorta che avvertiva dell’imminente partenza in elicottero, con il presidente Berlusconi, per visitare i luoghi della tragedia. Constatata la distruzione il presidente Berlusconi pensò subito alla ricostruzione. Serviva subito ripartire e soprattutto restituire una casa e un minimo di sollievo alle famiglie distrutte dal dolore e dall’angoscia di aver perso tutto. Anche in quell’occasione il popolo italiano tirò fuori il meglio di sé. E come spesso accade nelle emergenze nazionali molti, moltissimi si misero a disposizione di coloro che avevano bisogno”. “In 6 mesi – prosegue – furono costruite abitazioni antisismiche per oltre 30.000 persone – le New Town – per permettere alle persone di passare l’inverno in abitazioni dignitose, funzionali e sicure. I cittadini dell’Abruzzo non hanno mai dimenticato quanto fece per loro il presidente Berlusconi ed il suo governo. E ancora oggi gli riservano una grande accoglienza. Oggi un pensiero va a chi ci ha lasciato 13 anni fa in quel tragico terremoto ed ai superstiti che hanno sofferto e soffrono per la perdita dei loro cari. Una riflessione: con l’impegno, con la determinazione e con il lavoro di persone capaci – conclude l’esponente azzurro – si può ripartire. Sempre”.