Da lunedì chiude il Transatlantico

Fontana: "Misura inevitabile con Lazio in zona gialla"

GEN 5, 2022 -

La pandemia Roma, 5 gen. (askanews) – Il Transatlantico della Camera torna off limits per i giornalisti da lunedì 10 gennaio: gli operai sono al lavoro per allestire le postazioni che consentiranno ai deputati di votare aumentando il distanziamento nell’emiciclo. “Abbiamo preso atto che il Lazio è entrato in zona gialla, dunque vanno ripristinate le distanze all’interno dell’aula e le sedute più brevi e aumentati i tempi per la sanificazione. È una misura già prevista dunque, non c’è stato bisogno di una nuova decisione, è un automatismo: avevamo già annunciato in conferenza dei capigruppo che questo assetto sarebbe scattato se la regione da zona bianca fosse passata a zona gialla”, precisa a Radio Radicale il questore di Montecitorio Gregorio Fontana (Fi). “La Camera – prosegue – ha sempre lavorato e non si è mai fermata neanche un giorno anche nei periodi peggiori della pandemia. Dobbiamo contonuare a fare la nostra parte ed è opportuno prendere tutte le misure necessarie per minimizzare il rischio soprattutto per preparare i grandi elettori ad arrivare nella maniera più sicura all’appuntamento dell’elezione del capo dello Stato”. Fontana non si sbilancia sulle modalità con le quali sarà organizzato il voto per il Quirinale. La prima seduta è stata convocata per il 24 gennaio alle 15. Tampone obbligatorio? Voto a giorni alterni? “Decideranno i presidenti delle Camere a ridosso di quei giorni”. Fontana ricorda che “chi entra alla Camera deve avere il green pass, è il presupposto per accedere. Il super green pass serve per usufruire dei servizi di ristorazione”. Di sicuro c’è che il voto è nominale e quindi “presumibilemente si svolgerà come si sono svolte altre chiame nominali: verrà predisposto un calendario con gli orari precisi di voto per ognuno” in modo da evitare assembramenti. Il questore forzista assicura che il Transatlantico riaprirà il 24 gennaio: “Sì assolutamente perché le postazioni montate oggi per le votazioni elettroniche sarebbero di intralcio per il deflusso di tutti i grandi elettori, quindi saranno tolte”. E dopo l’elezione? “Vedremo, adegueremo le misure sanitarie alla situazione generale”. Quanto al giuramento del futuro capo dello Stato – previsto sempre in seduta comune – Fontana osserva: “A quel punto avremo già fatto gran parte del nostro lavoro, sarà un momento di festa, di grande importanza dal punto di vista istituzionale e vedremo di farlo nella massima sicurezza”. Luc/Int5